Alla fine la circolare è arrivata. Via libera da parte del Governo del documento che va a inserire i 200 euro del salario accessorio nella busta paga di maggio dei dipendenti del Campidoglio. Oggi alle 16 incontro tra i sindacati e il primo cittadino. “Io ho fatto la mia parte – dichiara Ignazio Marino – domani (oggi, ndr) presenterò una delibera da discutere in giunta per mantenere il salario accessorio nel mese di maggio. Questa amministrazione si è fatta carico di una vicenda che si trascinava dal 2008, con Alemanno sindaco. Roma di fatto risolve il problema dell’Italia perché la questione riguarda tanti comuni”.
I tre ministri firmatari, Padoan, Madia e Lanzetta, sottolineano però che ci sono numerose criticità nelle modalità dell’assegnazione e dell’erogazione del salario accessorio. Per riordinare i criteri di erogazione delle indennità integrative, i tre ministri stabiliscono l’immediata costituzione di un comitato temporaneo con i rappresentati di governo, regioni e comuni che “nei tempi più rapidi possibili” possa fornire indicazioni all’Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Intanto però il Campidoglio procedere all’applicazione “in via temporanea dei contratti integrativi”, ossia via libera al salario accessorio finché non verranno ridefinite le regole del contratto decentrato. “Adesso lavoriamo tutti insieme ad un nuovo contratto – dichiara Marino – il vicesindaco Nieri ha già preparato un progetto di adeguamento”.
I sindacati però vogliono la garanzia che il salario accessorio ci sia non solo a maggio, ma per tutti i mesi in cui durerà la ridefinizione del nuovo contratto. “Revocheremo lo sciopero solo se ci saranno date adeguate assicurazioni sul futuro dei salari dei dipendenti capitolini – avvisa Giancarlo Cosentino della Cisl – Prima di prendere decisioni, vogliamo visionare attentamente il provvedimento approvato dal governo e capire come il Campidoglio ha intenzione di recepirne le indicazioni”. “La circolare è sicuramente una prima schiarita – dice Natale di Cola, Cgil – Ci aspettiamo che adesso l’amministrazione garantisca il regolare pagamento degli stipendi per tutto il tempo necessario allo svolgimento del confronto. Al sindaco chiederemo questo impegno, senza il quale continuerà la mobilitazione”.
Intanto l’Usb conferma lo sciopero di domani. A incrociare le braccia le insegnanti dei nidi e delle materne contro la riforma dei servizi educativi proposta dal Campidoglio. “In sostanza – spiega Daniela Volpe dell’Usb – si vuole aumentare l’orario e il carico di lavoro delle insegnanti, che dovranno mettersi a disposizione per tre ore alla settimana in più per coprire le eventuali assenze delle colleghe. Non solo: la prima educatrice assente non si sostituirà più. Quindi si ridurrà molto anche il ricorso alle supplenti, che dopo anni di precariato potrebbero non lavorare più”.
Roma, 13 maggio