Nella Regione Lazio, arrivano finalmente i tanto attesi investimenti sul diritto allo studio. In tutto 913 posti letti, tra Roma e Cassino, suddivisi in cinque strutture tra nuove costruzioni e ristrutturazioni. Un intervento soprattutto per far fronte ai disagi degli studenti fuori sede che arrivano nella Capitale per studiare. per questa ragione è stato deciso di stanziare 96,5 milioni di euro per l’edilizia riformando e ampliando gli edifici ad uso alloggio.
Nello specifico gli investimenti avranno come obiettivo: la ristrutturazione e la messa a norma della residenza universitaria Boccone del Povero – via Cambridge, nei pressi dell’università di Roma di Tor Vergata – occupata mesi fa dagli studenti proprio per richiamare l’attenzione sulla figura dello studente abbandonato a se stesso. L’importo dei lavori sarà in questo caso sarà di 3 milioni di euro a garanzia di 73 posti letto da consegnare nel 2016. Inoltre, verrà messa a nuovo e modernizzata la residenza universitaria in viale Affari Esteri, l’ex Civis, per un importo stanziato si 9,5 milioni, a cui corrisponderanno 254 posti letto che entreranno nelle disponibilità dell’ateneo dal giugno 2016.
Allo Sdo di Pietralata verrà costruito da zero una nuova casa dello studente. L’investimento sarà di 18,6 milioni per 240 posti letto. La consegna dei nuovi alloggi è prevista in questo casa per giugno/luglio 2018. Accanto allo studentato si svilupperà anche il il Centro di biotecnologie mediche della Sapienza, oltre che un’appendice del Policlinico Umberto I.
Nuova residenza arriveranno anche a Valco San Paolo, nel vicolo Savini, per un investimento totale di 22,3 milioni a garanzia di 200 posti letto. Il collaudo è previsto per settembre 2016. Prevista residenza universitaria pure in quel di Cassino, Campus Folcara: dove sono in corso i lavori di realizzazione (importo complessivo 8,4 milioni) con 146 posti letto.
Nel frattempo, al De Lollis si è conclusa positivamente la vertenza tra studenti e Regione, dopo mesi di occupazione, infatti, sono stati assegnati i primi posti letto. Per il seminterrato si sta studiando una soluzione per destinarlo, attraverso aule autogestite o in cogestione, come sportelli informativi, aule studio o servizi generali agli universitari.
Per i servizi, la facoltà di Architettura della Sapienza avrà finalmente la sua mensa. L’appalto, della durata di due anni (1+1 di rinnovo), è stato fissato per 491 mila euro. Lo stesso è accaduto per l’università del Foro Italico: affidati anche in questo caso i servizi di ristorazione per Roma Uno, Roma Tre e Viterbo, per un valore complessivo e per la durata di 5 anni (3+2 di rinnovo) di 13,4 milioni. Mentre per il del Polo distaccato di Latina – La Sapienza, il costo totale dell’appalto per i prossimi 2 anni (1+1di rinnovo) sarà di 1,3 milioni di euro.
Bandite nuove gara di appalto anche per i servizi di pulizia, di portierato e manutenzione per le residenze Adisu Roma Uno, Roma Due e Roma Tre: l’appalto per i prossimi 4 anni (2+2 di rinnovo) costerà 13,3 milioni. I servizi assistenziali integrativi per studenti diversamente abili iscritti alle università Sapienza e Tor Vergata, invece, garantiranno saranno forniti attraverso un appalto, della durata di 4 anni, per 5,7 milioni.
“Vogliamo rendere il diritto allo studio, a Roma e nel Lazio un po’ più dignitoso. Dopo aver sanato il problema delle borse di studio oggi presentiamo, in Regione, un piano che riguarda i prossimi due-tre anni. Quasi 100 milioni di euro di investimento per l’edilizia e servizi universitari nella regione Lazio, quasi mille posti in più per gli studenti” ha affermato Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio. Che ha aggiunto: “Tutto questo significa che ci saranno investimenti per nuovi servizi legati alla ristorazione, per esempio, in un periodo di crisi, in tutto appare nero, la Regione Lazio, dunque, investe, mette soldi. E’ una notizia importante per i nostri cittadini, ma soprattutto per le imprese. Anche nella regione Lazio -ha ricordato ancora Smeriglio – si muove un pezzo di economia”.
“Se ce la fa il Lazio ce la fa l’Italia – ha aggiunto il governatore Zingaretti – Non siamo una Regione da ‘chiacchiere e distintivo’. E’ un segnale importante non solo per gli studenti, ma anche per le piccole e medie imprese”.
Soddisfatto anche il commissario straordinario di Laziodisu Carmelo Ursino, che ha annunciato la costituzione di un polo unico per la gestione del diritto allo studio e per le residenze, pur garantendo le unità dislocate territorialmente. In previsione anche un potenziamento delle strutture dedicate alle gare.
Ma le novità non finiscono qui: a breve scadenzata, come annunciato da Eugenio Patanè, in commissione verrà discussa la nuova legge regionale sul diritto allo studio. Nuove misure sono attese sul fronte delle borse di studio, tra l’altro.Per l’edilizia scolastica pre-universitaria, inoltre Zingaretti è pronto a investire 80 milioni, di cui 14 già stanziati.
Roma, 16 maggio