Il Sindaco di Roma Ignazio Marino, nella mattinata del 21 maggio, ha firmato l’ordinanza per l’emergenza rifiuti nella capitale, per superare così le situazioni di criticità riguardanti il processo di gestione del ciclo dei rifiuti urbani della città. Il provvedimento proroga, “per il tempo strettamente necessario al verificarsi di altro evento istituzionalmente sopravveniente idoneo al superamento delle criticità in essere” e comunque non oltre i 120 giorni, il conferimento dei rifiuti urbani, da parte di AMA, presso i due impianti TMB ‘Malagrotta 1’ e ‘Malagrotta 2’, nonché presso l’impianto di Tritovagliatura del Consorzio Colari. La decisione è assunta per evitare “emergenze di ordine sanitario e di igiene pubblica”. Contestualmente l’ordinanza dispone alla proprietà e alle società ad essa riconducibili di assicurare “la piena operatività degli impianti”
Da giorni venivano segnalati le emergenze per le strade di Roma, con immagini di cassonetti stracolmi, con le buste dell’immondizia appoggiate sui marciapiedi, ad ingombrare aeree. Ora con la firma di questo primo provvedimento le cose dovrebbero cambiare. Per più “di un mese” sarà evitato il caos rifiuti nelle strade della Capitale, come successe a Napoli. Il provvedimento del Campidoglio, il secondo in ordine di tempo, servirà a usare gli impianti Colari nonostante l’interdittiva che ha colpito i Tmb di Malagrotta dopo l’inchiesta della Procura su Manlio Cerroni. La prima ordinanza firmata da Marino scade oggi (21 maggio), quando scatterà la seconda. Che dovrà durare secondo le intenzioni del primo cittadino “non solo qualche giorno ma almeno un mese – spiega – così che tutto sia fatto nel modo più sereno senza avere nessuno rischio di creare emergenza nella nostra città”. Si tratta di un atto-ponte, in attesa di una soluzione strutturale, che dovrebbe arrivare dal Ministro dell’Agricoltura. Dovrebbe essere un decreto che modificherà il codice dell’ambiente e consentirà a presidenti di regione e sindaci di ricorrere alla requisizione in uso degli impianti. Il decreto, secondo le dichiarazioni del Ministro Galletti, è pronto e aspetta soltanto di essere discusso nel prossimo consiglio dei ministri, che si terrà nella giornata di giovedì 22. Un nuovo salva Roma, che si spera non essere temporaneo, e qui entra in gioco il piano del Campidoglio per trovare una soluzione definitiva al problema. Come spiegato dal sindaco Marino: “Il decreto del Governo servirà a transitare nella nuova fase per la raccolta con questo scenario: 65% dei rifiuti di differenziata e due impianti di biodigestione per produrre gas per il 35% dell’organico”.
Questo metterà fine all’emergenza?
Roma, 21 maggio