Buco da 140 milioni di euro per il comune di Roma a causa delle multe “dimenticate”, che siano sanzioni da 1.094,67 euro o da 24 euro. Secondo un articolo pubblicato sul mensile Quattroruote le multe comminate agli automobilisti nel 2013 sono state 2.2 milioni, ma di queste solo 840.000, cioè il 38 per cento, sono risultate pagate, per poco meno di 135.000 si è fatto ricorso. E per le altre? Perse, dimenticate. L’inefficienza delle strutture amministrative nel ricercare gli automobilisti che “non conciliano” ha procurato alle casse di Roma Capitale un buco di 142 milioni di euro, che vanno sommati agli 800 che il Comune sta cercando di sanare.
Ma chi è che non paga? Si può trattare sia di nullatenenti, che non hanno niente da perdere, sia di automobilisti comunque pronti a criticare «gli evasori che ci hanno ridotto in queste condizioni».
Benché la Giunta Marino stia tentando di mantenere stime più realistiche sul fronte della contabilità, non si può far a meno di costatare che la percentuale dei verbali insoluti è aumentata nel corso dell’ultimo anno dal 58% al 62%. Inoltre è impossibile indagarne le cause in quanto la poltrona dell’assessore al Bilancio è vuota dopo le dimissioni di Daniela Morgante.
Se poi nel calderone ci si mette anche Equitalia, che non brilla per chiarezza, sapere quanti soldi potrebbero essere recuperati non è facile. In questo caso la macchina burocratica è lunga e complessa perché ci vogliono circa 5 anni affinché il Comune iscriva a ruolo la sanzione insoluta dopo che questa da multa si è trasformata in cartella esattoriale.
Roma, 22 maggio