C’è una guerra in corso ormai tra il Comune di Roma Capitale e i volontari Avcpp (Associazione volontari canile Porta Portese) che si occupa dei canili comunali della Capitale. Una diatriba nata in virtù di quanto detto durante la campagna elettorale, quando all’associazione presieduta da Simona Novi, era stata promessa la riapertura dell’ufficio Diritti degli animali, chiuso dall’amministrazione precedente. Al contrario: i funzionari impiegai nell’ufficio e messi lì da Alemanno sono rimasti al loro posto, mentre è del 21 l’intervista dell’assessore all’ambiente Estella Marino in cui si annuncia a “Il Tempo”, la chiusura per irregolarità dei canili comunali di Vitinia (ex Poverello), Valle dei Cuccioli e Oasi felina Villa Flora. Irregolarità che però non sussistono in base a quanto dimostrato, ad esempio, per l’ex Poverello dall’Avcpp in una riunione tenutasi il 12 maggio alla commissione Patrimonio di Roma Capitale, che ha presentato documentazione puntuale. L’assessore Marino afferma che l’ex Poverello «non ha autorizzazione sanitaria e sorge su un terreno non comunale». Bene, secondo i documenti in questione la situazione è ben diversa: «L’autorizzazione sanitaria» farebbe riferimento al sistema fognario, che ad oggi – spiega il presidente Simona Novi – «è a norma grazie al sistema di vasconi in politilene installati nel canile. C’è anche stato il nullaosta dell’Ardis che consentirebbe l’installazione di un sistema ancora più moderno, con vasche di evapotraspirazione che potrebbero gestire le acque reflue e che avrebbe un costo di 30 mila euro».
Per quanto riguarda la proprietà, in base alle visure catastali i 9/10 del terreno su cui è stato costruito il rifugio è area demaniale, in seguito affidata – la proprietà – all’ufficio Diritti degli animali in seguito aad un provvedimento del tribunale del 2006. La parte restante del terreno,invece, è di proprietà di un imprenditore disposto a cederlo al Comune. Proprio stamattina (24 maggio 2014), Avcpp, Dipartimento Patrimonio del Comune e l’imprenditore si sono incontrati dinanzi alla commissione per il Patrimonio. Il privato ha ribadito di nuovo la sua disponibilità
Inoltre, l’ex Poverello è al momento l’unico canile della città di Vitinia e sorge su di un terreno a cui molti sono interessati. Durante l’amministrazione Alemanno, quando il centro fu occupato – e ancora oggi lo è – dai volontari sembrava che questo fosse destinato alla protezione civile. Tra l’altro a soli tre chilometri dal parco canile verrà messo in cantiere il nuovo stadio della Roma e fra i volontari ci si chiede se l’edificio in questione potrebbe essere inglobato nel progetto dell’area.
E le accuse non finiscono qui, naturalmente: gli animali ospitati nel canile Muratella sono in numero maggiore rispetto a quelli che potrebbe contenere, tanto che l’assessore Marino parla nell’intervista di ben 800 cani, esattamente il doppio rispetto alla capienza. La Novi a questo ha risposto che «intanto i cani non sono 800, ma, ad oggi, 650» «E poi la decisione della Asl di prevedere un cane per ogni gabbia noi la contestiamo da anni. Ci sono 400 gabbie di cui 200 doppie, per un totale di 600 cani e in più i cani sono animali socievoli che traggono benessere dal vivere in branco».
Ulteriore oggetto della contesa i 335 mila euro che Avcpp riceve per la gestione dei canili: un’enormità apparentemente ma, spiega la Novi «intanto ci sono da pagare gli stipendi a 106 dipendenti. La pianta organica venne decisa nel 2004 da Comune, Avcpp e organizzazioni sindacali che insieme individuarono questo numero come un numero sufficiente a coprire in maniera adeguata le attività che vengono svolte nei canili comunali». Dunque l’80 per cento di quei 335mila euro se ne va in stipendi. Il restante 20 per cento in cibo, «ma anche rispetto di tutte le regole della sicurezza».
Insomma, volano accuse nemmeno troppo velate per cui più sono i cani,più in teoria ci si guadagna, eppure sempre Simona Novi: «è esattamente il contrario: la nostra convenzione è infatti forfettaria e comprende tutti i servizi che offerti sia agli animali che ai cittadini. Questi servizi sono: l’accoglienza di 20 mila persone l’anno nel solo canile della Muratella, la gestione di 30 mila telefonate l’anno che significa 30 mila problemi diversi, il servizio di terapisti e rieducatori, anche perché spesso si tratta di cani fortemente traumatizzati non solo fisicamente ma anche psicologicamente per abusi, abbandoni eccetera, l’ufficio persi e ritrovati, e il servizio adozioni che nel 2013 ci ha permesso di far uscire dal canili più cani di quanti ne sono entrati: 1837 entrati e 1902 usciti tra adozioni e ricongiungimenti alle famiglie che li avevano smarriti».
Detto questo, l’Associazione vuole continuare a portare avanti questa battaglia e per domenica 25 maggio, Avcpp ha organizzato una festa per celebrare il suo ventennale di attività nell’area gioco cani di Villa Pamphilj (via Leone XIII, angolo via Aurelia). Tante saranno le sorprese per tutti gli animali che parteciperanno all’evento.
Roma, 24 maggio