“Cotral SpA costa ai contribuenti laziali 2 mln di euro solo di dirigenti. Non manca di profumate consulenze esterne, eppure vorrebbe riorganizzare i quadri aziendali senza un ben precisato criterio e, soprattutto, senza ancora aver prodotto un serio piano industriale. Crediamo che questo sia il modo migliore per mandare al definitivo sfascio questa azienda e la coppia Zingaretti-Civita saranno ancora i principali responsabili di tutto ciò”. A pronunciare queste dure parole Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Mobilità, che ha presentato un’interrogazione sulla rivisitazione degli accordi aziendali per il personale Quadro delle società Cotral SpA e Cotral Patrimonio SpA.
“Peraltro anche Cotral Patrimonio SpA sta procedendo a riorganizzare il personale Quadro sebbene questa società a breve sarà assorbita dall’Astral, come previsto da una legge regionale dello scorso anno. Insomma, l’assessore Civita che conosciamo per il suo immobilismo totale sui rifiuti, si caratterizza anche per una totale inadeguatezza anche sulla mobilità, materia di cui detiene la delega. E’ per questo – continua Santori – che nell’interrogazione gli chiediamo i motivi per i quali le aziende Cotral SpA e Cotral Patrimonio SpA non hanno ancora realizzato un piano industriale, né tantomeno adeguate macrostrutture e microstrutture, precondizioni indispensabili per ricalibrare successivamente le esigenze di personale e per motivare eventuali mutamenti degli Accordi attualmente in vigore per il personale “Quadro” nelle due società. Nell’ipotesi dei nuovi Accordi, infatti, spicca quanto questi ultimi siano totalmente privi dei criteri oggettivi di individuazione delle figure professionali dei Quadri, lasciando piuttosto eccessivi margini di discrezionalità, se non di arbitrio, ai vertici aziendali”.
“Inoltre, sempre nell’atto, chiediamo conto delle ragioni dell’opportunità per cui il CdA di Cotral SpA, in imminente scadenza (luglio 2014) e con un Presidente facente funzioni che costa complessivamente all’Azienda circa 450.000 euro l’anno, decida solo ora di mettere mano ad un accordo per il personale “Quadro”, senza la benché minima sussistenza di comprovati motivi economici e strategicamente funzionali ad un maggior risparmio. Stesso dicasi – puntualizza – sull’opportunità che anche Cotral Patrimonio SpA, società in fase di assorbimento, modifichi solo ora il proprio Accordo per il personale Quadro, disconoscendone ruoli e prerogative e di fatto equiparandolo a quello impiegatizio, nonchè sui motivi per i quali Cotral SpA abbia deciso di intervenire penalizzando anch’essa le figure professionali dei Quadri, piuttosto che rimodulare il personale dirigente che consta di 15 (quindici) unità e che determina un esborso economico annuo di circa 2.000.000 di euro”.
“Infine, chiediamo a Civita i motivi per i quali Cotral SpA e Cotral Patrimonio SpA, piuttosto che valorizzare le risorse interne di Quadro altamente specializzate e con formazione e spessore professionale idonee a soddisfare tutte le esigenze aziendali, continuino a spendere milioni di euro in consulenze ed incarichi esterni, di cui con questa interrogazione abbiamo chiesto conto, e i motivi per i quali il CdA di Cotral SpA, a fronte delle continue ricapitalizzazioni da parte del socio unico Regione Lazio, e l’Amministratore Unico di Cotral Patrimonio SpA non abbiano ancora prodotto e reso noto a questo Consiglio regionale, un piano di rivisitazione delle voci di costo secondo le linee previste dalla Spending Review”.
Roma, 19 giugno