Roma, 5 agosto 2014 – Presidio di protesta dei lavoratori del Gruppo Idi da questa mattina davanti al ministero dello sviluppo economico. A scendere in piazza al loro fianco la Cgil Fp Roma e Lazio, che chiede “un incontro al ministero e ai commissari per conoscere quale è il piano industriale per salvaguardare il lavoro e la continuità dell’assistenza in questo gruppo sanitario, visti i risultati dell’asta, conclusa senza offerte“.
Una delegazione è stata ricevuta dai vertici del gruppo: “Si sappia che siamo pronti a riaprire la battaglia – dice la Cgil Fp Roma nord in una nota – chiediamo alle istituzioni, Comune e Regione Lazio in primis, di mantenere le promesse fatte. Al ministero dello Sviluppo economico, che ha commissariato il gruppo, chiediamo trasparenza e confronto, e sopratutto di non rendersi complice di alcuna operazione speculativa, a danno dei lavoratori e dei cittadini“.
“Allo stato attuale sappiamo bene che l’attesa asta per l’acquisto delle strutture del Gruppo IDI Sanità è andata deserta – dice in una nota Cisl Fp – Al di là dei vari comunicati e voci di corridoio, vogliamo conoscere questo benedetto Piano Industriale, fondamentale per il rilancio di tutte le strutture IDI e la continuità assistenziale sul territorio, vogliamo dare a tutte le lavoratrici e lavoratori la certezza del mantenimento del posto di lavoro. Alle Istituzioni tutte: dalla Regione Lazio, dal MISE, dai Commissari straordinari vogliamo trasparenza sulla gestione, vogliamo sapere se in questo anno e mezzo di gestione straordinaria le strutture in fase di rilancio sono ancora in perdita. Auspichiamo che oltre alle convocazioni istituzionali che si avranno sicuramente dopo la pausa estiva, ci sia un tavolo permanente che ci permetta di confrontarci per discutere del momento delicato che tutto il Gruppo IDI sta attraversando. Non vogliamo tornare indietro nel tempo, i lavoratori hanno già dato e pagato gli errori che hanno visto questa struttura di eccellenza sprofondare nel buio più totale. Vogliamo solo e soltanto certezza del nostro posto di lavoro e del nostro futuro“.