Geronimo nacque nel 1823 nei pressi del fiume Gila, è famoso per essere stato l’ultimo capo indiano di spicco ad arrendersi contro l’esercito degli Stati Uniti.
La vita lo indurì all’età di 17 anni quando perse la madre, la moglie e tre figli, durante la strage a Janos, per mano di alcuni cacciatori di scalpi messicani.
Geronimo assieme al coraggio sviluppò anche la tattica, rendendosi protagonista di svariati raid in territori messicani, alla caccia sempre di armi e munizioni.
Presto i nemici da combattere diventarono i nuovi bianchi americani, che volevano spazzare via i vecchi nativi americani. Geronimo si distinse come un irriducibile ribelle, tante volte fu imprigionato e altrettante riuscì ad evadere, come la memorabile evasione di San Carlos nel 1885.
Nel 1886 Geronimo si scontrò con gli americani guidati da Nelson A. Miles, che schierò un terzo della forza totale dell’esercito degli Stati Uniti. Geronimo dall’altra parte era rimasto con soli 24 guerrieri, fu presto circondato e convinto alla resa dal tenente Gatewood. Geronimo fu l’ultimo capo indiano ad arrendersi ai nuovi americani, lui e i Chiricahua furono trasferiti in Oklahoma, dove diventò agricoltore e allevatore. Morì il 17 febbraio 1909 a causa di una polmonite.
Roma, 4 settembre 2014.