Roma, 13 settembre 2014 – Il salario netto mensile medio di un lavoratore italiano nel 2013 è pari a 1.327 euro, ma a restare sotto la soglia dei mille euro sono tra i sei e i sette milioni di persone, in particolare i giovani. A dirlo è uno studio della Fisac-Cgil sui ‘salari in crisi’: “Un giovane neolaureato peraltro mediamente precario – dice il segretario Agostino Megale – se va bene oscilla tra gli 800 e i 1.000 euro mensili fino a 35 anni. Mentre oltre sette milioni di pensionati percepiscono meno di 1.000 euro mensili”. Impietoso il raffronto con il salario netto di un lavoratore tedesco, che “guadagna in media 6 mila euro in più l’anno“.
Per un lavoratore dipendente inoltre ci vogliono in media 225 anni per guadagnare quanto un top manager incassa in un anno. 28.593 euro il compenso per un dipendente, mentre quello di un dirigente arriva a 6,5 milioni di euro: “Nel 1970 un manager guadagnava 20 volte più di un operaio mentre oggi arriviamo a picchi oltre le duecentocinquanta volte“, osserva il segretario generale Agostino Megale. Che la misura sia colma?