Roma, 23 settembre 2014 – La sanità è al risparmio: 246 milioni sono stati spesi in meno nel 2014 dalla Regione Lazio su garze, aghi e pasti. La Regione ha ottenuto i prezzi migliori per gli aghi ipodermici e per le garze; per ogni pasto dei pazienti degli ospedali ha risparmiato 4 euro.
Secondo il punto di vista della Regione, si tratta di effettuare una razionalizzazione della spesa, ottenuta grazie al potenziamento della Centrale Unica degli acquisti. La direzione è guidata da maggio 2013 da Elisabetta Longo, che ha preso in mano la situazione. Quindi in una regione con la sanità commissariata da 8 anni, e con un disavanzo che a fine anno, dovrebbe essere sui 200 milioni di euro, il primo passo è stato quello di effettuare un taglio sugli acquisti.
La Longo afferma: “Siamo stati tra i precursori a livello nazionale nel fissare prezzi di riferimento per i dispositivi medici“. Tale provvedimento ha riguardato 500 prodotti, ai quali è stato dato un parametro di riferimento a cui ogni Asl si è dovuta adeguare.
Queste le variazioni: Aghi ipodermici da 0,0013 a 0,008, garze da 0,33 a 0,27. La riduzione dell’acquisto di tali prodotti, incide positivamente sul bilancio della Regione. Per effetto delle gare centralizzate, vi è stata la diminuzione del costo del pasto per ogni paziente, che oggi costa circa 11 euro. Prima della gara, in alcune Asl il costo per ciascun paziente arrivava a 25 euro.
I risultati ottenuti nel 2014 sono stati definiti “incredibili” dal governatore Nicola Zingaretti: “Prima c’erano più costi, più sprechi e meno servizi – prosegue – ora abbiamo meno costi, meno sprechi e servizi migliori per i cittadini”.