Roma, 23 settembre 2014 – “Corre l’obbligo per tutti di fare estrema chiarezza su tutti i protagonisti che quella maledetta sera dello scorso 3 maggio spalleggiarono De Santis. Si ha spesso l’impressione che si voglia colpire soltanto Napoli e i napoletani, come se facesse più comodo“. A lanciare il monito è il legale della famiglia Esposito, l’avvocato Angelo Pisani. “È impossibile non avere umana comprensione dello sconcerto e dei timori della signora Antonella Leardi circa le bombe mediatiche e le dubbie modalità con le quali, dal primo minuto è stato ed è ancora oggi affrontato agli occhi dell’opinione pubblica l’omicidio del figlio Ciro. Noi aspettiamo solo la verità processuale chiedendo giustizia per Ciro e rispetto per Napoli. I giorni successivi al ferimento di Ciro tutti i media si sono concentrati esclusivamente sulla notizia più appetibile, Genny ‘a Carogna“.
“Il ferimento a morte di un bravo ragazzo non faceva invece notizia, tanto più se incensurato e di Scampia, ancor di più se un giovane di sani valori che si guadagnava da vivere consumando le proprie mani in un autolavaggio – continua l’avvocato Pisani – Negli ultimi giorni si è poi cercato di intorbidire le acque, facendo passare Ciro per un aggressore. Quasi si è arrivati alla santificazione di Daniele De Santis, nonostante egli abbia specifici precedenti di polizia, il quale ha assaltato un pullman di tifosi e poi impugnato la pistola con cui ha ucciso Ciro. Non è più possibile assistere a questi continui ribaltamenti della realtà e oggi, alla luce dei recenti arresti di alcuni ultrà del Napoli, ripetiamo che tale questione nulla ha a che vedere con l’omicidio di Ciro – conclude – Corre l’obbligo per tutti di fare estrema chiarezza su tutti i protagonisti che quella maledetta sera dello scorso 3 maggio spalleggiarono De Santis. Si ha spesso l’impressione che si voglia colpire soltanto Napoli e i napoletani, come se facesse più comodo. Ma per fortuna la verità verrà fuori nel processo e sarà dettata dai magistrati, voglio rassicurare la signora Leardi che di certo otterremo giustizia“.