Lotito alza la voce: “Conta vincere oltre al bel gioco”

Roma, 26 Settembre 2014 – All’ indomani della terza sconfitta in campionato nelle prime 4 giornate, decisamente troppe, Claudio Lotito alza la voce”Speriamo che il momento passi, a Pioli ho detto che conta vincere e non solo la qualità del gioco”.

Tuttavia il presidente mantiene intatta la fiducia nell’allenatore arrivato quest’estate al posto di Reja: “E’ fuori luogo parlarne dopo quattro partite, ha un rapporto ottimo con la squadra e sta lavorando bene, il problema non è lui”.

E’ un momento un po’ particolare, la squadra si deve assestare. Ci sono stati tanti cambiamenti e serve un po’ di rodaggio. Abbiamo anche tanti infortuni, sette giocatori sono fuori. Nonostante le defezioni la squadra esprime qualità di gioco ma non concretezza. Sono convinto che alla lunga lavoro e spirito di gruppo prevarranno”, ha concluso il presidente, che durante il suo intervento ha risposto per le rime, in maniera neanche troppo velata, alle critiche arrivategli nei giorni scorsi da Marotta e De Rossi.

All’ ad della Juventus ha rinfacciato di essere da 5 anni alla vicepresidenza del settore tecnico senza aver presentato alcuna nuova proposta, mentre in riferimento al centrocampista della Roma ha affermato che le eventuali critiche devono arrivare dai colleghi e non dai dipendenti. Parole, queste ultime, che denotano però una visione fin troppo “aziendalista” del calcio da parte del vulcanico presidente laziale, cosa che peraltro gli rimproverano da tempo immemorabile oramai anche gli stessi supporter baincocelesti. In tal senso dunque Lotito forse dovrebbe porsi delle domande.

Per quanto riguarda la situazione della squadra, invece, se perlomeno a Genova si era visto un gioco per lunghi tratti spettacolare, ieri sera contro l’Udinese la squadra è apparsa lenta e senza idee. Sicuramente il fatto di aver cambiato molti uomini rispetto alla scorsa gara ha influito, ma il divario tecnico e atletico è sembrato netto. Occorre ripartire subito già da lunedì sera contro il Palermo, altrimenti squadra e tecnico rischiano di arrivare alla sosta sul banco degli imputati.