Roma, 2 ottobre 2014 – La truffa del finto tecnico del gas e del finanziere ha mietuto un’altra vittima. A farne le spese una signora di 83 anni, raggirata con la scusa di un’improbabile perdita di gas. I due malintenzionati di 47 e 48 anni hanno fatto razzia dell’appartamento della donna, in zona Salario. L’intervento dei carabinieri della Stazione Roma Viale Eritrea ha permesso l’arresto dei due ladri.
Perdita di gas – Il finto tecnico ha avvicinato la donna millantando una possibile fuga di gas proveniente proprio dalla sua abitazione, convincendola ad accompagnarlo all’interno della casa per un controllo nei vari ambienti per scongiurare il pericolo.
Il finanziere – A questo punto, entra in gioco il finto finanziere, che bussa alla porta dell’abitazione della donna dicendole che per un errore dell’erario, è li per restituirle 12 mila. Il pagamento presuppone a monte, però, la verifica dei preziosi in possesso della donna. Il controllo, si giustifica il finanziere, ha come fine quello di verificare la posizione finanziaria” della signora.
Disorientamento – Le molteplici e contrastanti emozioni che vanno da una possibile fuga di gas al rimborso di un’ingente forma di denaro, disorientano la donna, che lascia il sedicente rappresentante delle fiamme gialle effettuare i suoi controlli suoi gioielli, dopo che questi gli sono stati affidati dalla vittima. Terminata la verifica, il finanziere rassicura la donna che è tutto a posto e, fatti sparire i gioielli, prende la via di fuga insieme al suo complice e finto tecnico.
L’arresto – Fortunatamente, per la donna i due ladri sono stati fermati quasi immediatamente. Ricevuta la chiamata, il 112 ha subito movimentato i Carabinieri della Stazione Roma Viale Eritrea che si sono messi subito alle calcagna dei truffatori, arrestati dopo un breve inseguimento. Un intervento tempestivo che ha permesso agli uomini dell’arma di recuperare la refurtiva che poi + stata riconsegnata all’anziana. Il tutto per un valore di 100 mila euro. I due sono stati trovati in possesso anche di denaro contante ed altri oggetti verosimilmente sottratti ad altre vittime che i Carabinieri stanno individuando. Ulteriori indagini dovranno determinare l’eventuale presenza di ulteriori complici e il numero delle truffe messe in atto con tale sistema.