Roma, 2 ottobre 2014 – E’ un Walter Sabatini contento della sua Roma quello premiato questa mattina con il Premio Scopigno. Il ds giallorosso parla del prossimo impegno di campionato contro la Juventus ma guai a dire che sarà solo una lotta a due: “Con la Juventus ce la giochiamo, siamo felici di potercela giocare a pari punti. Felici di potercela giocare con una restituita dignità al campionato stesso con due squadre. Poi spererei con il campionato si arricchisse di altri protagonisti perché se le dinamiche dovessero essere quelle di l’anno scorso, le cose sarebbero molto difficili. Mentre se altre squadre torneranno su in classifica e vinceranno le loro partite, ci sarà una dialettica diversa e le possibilità potrebbero crescere“.
La gara contro il City di sicuro ha dato una consapevolezza diversa al gruppo: “Avevamo già giocato una partita di Champions, certamente spettacolare sia nel risultato che nel gioco, ma naturalmente non è bastata per convincerci fino in fondo. Avevamo giocato in casa contro una squadra che si credeva fosse debole, ma che certamente debole non è e lo dimostrerà nelle prossime partite il CSKA di Mosca. Siamo andati a Manchester credendo di poter giocare il nostro calcio e ci siamo riusciti per larga parte della partita. Sia i ragazzi, sia l’allenatore, tutti noi abbiamo,forse, acquistato ulteriore consapevolezza, vogliamo esserci e vogliamo fare le cose bene fino a fine stagione“.
Sabatini poi è sempre pronto ad elogiare il capitano, Francesco Totti: “Francesco sta facendo cose inenarrabili. Anzi, narrabili, per fortuna c’è un riscontro televisivo a quello che fa. E’ un calciatore che sta vivendo in maniera un po’ diversa questa sua ultima vicenda calcistica: la sta vivendo con straordinaria partecipazione. Sente di essere in forma e sente fortissimo l’esigenza di fare qualcosa di grande nella Roma e qualcosa da poter raccontare a sua volta tra qualche anno, forse quest’ anno più degli altri anni. Vuole qualcosa, non de lo dice, ma capisco dai suoi comportamenti che vuole portare a casa qualche trofeo“.
Altro giocatore che sta sorprendendo è Keita, sua intuizione (come tanti altri): “E’ un giocatore che avevamo già monitorato lo scorso anno, poi abbiamo deciso insieme di prenderlo, sapendo che avrebbe portato dei comportamenti, facendo riferimento anche alle parole che hanno speso per lui altri allenatori, Guardiola in particolare. Eravamo sicuri che il ragazzo avesse ancora voglia di far bene e voglia di tornare alla ribalta importante come la Champions League, sta facendo cose meravigliose“.
Infine una battuta sulle voci che vogliono Strootman in partenza per il Manchester United: “Avrete notato che sono tutte cose che provengono da quella latitudine, da quel lembo di terra. Non abbiamo mai sollevato un problema Strootman, che è un nostro grandissimo giocatore e ci manca anche tanto. Sono mesi che non ce l’abbiamo e su di lui si era un po’ costruito un progetto di gioco. Tornerà presto e non è sul mercato, gli daremo il tempo necessario per farlo tornare quello di prima, perché non sarà facilissimo. Abbiamo bisogno di qualche mese, ma Kevin sarà un nostro punto di forza ulteriore nei prossimi mesi“.