Grazie all’inchiesta di Essere Animali sulla produzione di carne equina è stato possibile verificare quanto accade agli animali durante la fase di macellazione. Risultati terribili.
In Italia i cavalli arrivano dalla Polonia, dalla Francia, dalla Spagna e da altri Paesi. L’obiettivo che si è posto Essere Animali è stato quello di documentare ogni fase del processo, seguendo gli animali dalla Polonia alla Puglia, per promuovere una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Claudio Pomo, responsabile della campagna avviata da Essere Animali, ha affermato: “A differenza di altre investigazioni questo video non vuole denunciare violazioni della legge nel trasporto e nella macellazione degli animali ma la sofferenza, il dolore quotidiano e perfettamente legale. Crediamo che la maggior parte delle persone non sappia cosa c’è dietro la carne di cavallo e speriamo che questo documento serva a farli riflettere. Vogliamo fermare per sempre tutto questo”.
Il video inchiesta arriva dopo le recenti affermazioni della Boschi sulla sua passione per carne di cavallo e racconta gli ultimi giorni di vita di migliaia di cavalli che ogni anno vengono macellati e destinati al consumo alimentare.
Tutto inizia in Polonia. L’Italia importa principalmente cavalli provenienti dalle fiere dei cavalli; gli animali vengono quindi acquistati da intermediari e inviati ai centri di raccolta per poi essere sottoposti alla visita veterinaria per proseguire il trasporto.
In terra polacca gli animali vengono caricati a forza sui mezzi trasporto, vengono picchiati e cadono. Per molte ore vengono legati e spesso presentano varie ferite alle zampe e agli occhi. Tutta questa situazione li porta ad essere stressati e impauriti.
Per arrivare a destinazione compiono un viaggio di 2mila chilometri e tutto su mezzi non idonei e in una situazione caotica. La prima tappa li porta alle confine italo-sloveno, dove si trova un posto di controllo.
Gli animali poi passano 24 ore legati all’interno delle stalle di sosta e il giorno successivo vengono trasportati anche per più di 12 ore, se la destinazione è la Puglia, verso i luoghi di macellazione. Ovviamente gli animali ne risentono e, avendo impiegato tutte le forze per mantenere l’equilibrio durante il viaggio, giungono a destinazione in condizioni estenuanti.
Ovviamente i trasporti avvengono in qualsiasi stagione,anche se bisogna tener presente che le condizioni dei cavalli peggiorano nei mesi estivi, e rappresentano una vera e propria sofferenza per gli animali dato che rischiano anche la disidratazione durante il tragitto.
L’abbattimento – L’abbattimento può avvenire anche poche ore dopo l’arrivo degli animali, ma solitamente avviene dopo la visita ante mortem del veterinario, che stabilisce l’idoneità alla macellazione. Da lì a 24 ore gli animali vengono condotti nei corridoi che portano ad una gabbia.
Questa gabbia contiene gli animali, che poi vengono storditi da un operatore attraverso una pistola a proiettile captivo, che causa danni irreversibili al cervello.
L’inchiesta di Essere Animali mostra la vera sofferenza dei cavalli: questi prima assistono all’uccisione degli altri animali, poi impauriti si accasciano all’interno della gabbia. Tanti indietreggiano e sembrano capire quello che sta per avvenire.
Ecco le parole di Claudio Pomo a riguardo: “Difficile descrivere queste immagini che devono essere viste per capire la sofferenza di questi animali. Anche vedendo questi pochi minuti di video è chiarissima la sofferenza, il terrore di questi cavalli nel capire che presto saranno uccisi. L’angoscia che provano prima di entrare nelle trappole di stordimento ci fa capire quanto siano coscienti di quello che gli sta per accadere, il loro rannicchiarsi quando sentono gli spari che uccidono gli altri cavalli parla da solo. Le nostre campagne da sempre si battono per la fine di tutto questo, sia per i cavalli, che per gli altri animali”.
In Italia il consumo di carne equina è in calo, ma ciò non toglie che il nostro sia uno dei Paesi al mondo con il maggior consumo pro-capite. Per porre dei limiti a quanto avviene nei mattatoi, l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla ha presentato una proposta di legge che si pone come obiettivo quello di far riconoscere gli equidi come animali d’affezione (vietandone così la macellazione).
Di seguito il video dell’inchiesta portata avanti da Essere Animali:
8 ottobre 2014