“Siamo i più forti, giochiamo meglio di tutti. Meglio non parlare di quanto successo domenica, meglio che sto zitto. Abbiamo segnato due gol, ne abbiamo presi tre irregolari“. Così Adem Ljajic a Roma Radio, tornando sulla partita di domenica allo Juventus Stadium. Il serbo durante l’incontro sarebbe stato oggetto di insulti razzisti in panchina: “La gente non è ancora abituata alle panchine vicine al pubblico. Le persone devono abituarsi, avere un pò più di rispetto per noi che stiamo in panchina. Io ho risposto a modo mio, ma non dobbiamo fare altro e restare tranquilli e concentrati. Spero che nel nuovo stadio della Roma i tifosi nostri non si comportino così“.
Poi Ljajic torna sulla partita. “Abbiamo giocato bene, siamo entrati in campo concentrati. Abbiamo segnato due gol, ne abbiamo presi tre irregolari e non possiamo fare niente di meglio. Andiamo avanti, per la nostra strada, può succedere di tutto e alla fine vedremo come andrà. Siamo secondi e ora non dipende solo da noi“. Mentre sulla squadra, ora più matura, dice: “Adesso è passato un anno, sono arrivati tanti calciatori la scorsa stagione. Ci siamo conosciuti, abbiamo conosciuto il mister e siamo più forti anche mentalmente. Per me, ora, siamo i più forti e giochiamo meglio di tutti. Ora dobbiamo vincere e daremo tutto quello che potremo dare“.
Ora è tempo di nazionale, ma Ljajic non è stato chiamato dalla Serbia: “Non ho molto da dire. Il ct ha scelto di non chiamarmi per motivi suoi, se mi chiama sono pronto a giocare per la Serbia. Amo la Serbia, gioco con la maglia della nazionale da quando ero piccolo. In questo momento non mi ha chiamato, è un problema suo e io sono rimasto qua per allenarmi e dare il massimo sul campo“.
8 ottobre 2014