Nozze gay celebrate all’estero: in Italia non sono valide. La decisione è arrivata qualche giorno fa dal Ministro dell’Interno Angelino ma già diversi sindaci hanno detto di voler disobbedire. Tra questi quello della Capitale Ignazio Marino, che sabato trascriverà le nozze contratte in Canada da due romani. Ma a fermare tutto è il Prefetto Giuseppe Pecoraro: “Nei giorni scorsi ho trasmesso a tutti i sindaci del territorio, compreso a quello di Roma, la circolare del ministero dell’Interno che parla chiaro: i matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso non sono validi in Italia, quindi gli atti dei Comuni sono privi di valore nonché illegittimi. Ecco, io mi limiterò a far rispettare questa disposizione del Viminale, né più né meno. Se Marino andasse avanti? Dopo l’atto del Comune, annullerò la trascrizione del matrimonio d’ufficio. L’ultima parola spetta ai prefetti che si limitano a far rispettare le circolari del ministero. Voglio ribadire che non c’è da parte mia alcun giudizio o interferenza politica“.
“In molti all’inizio del suo mandato lo chiamavano l’extraterrestre e in effetti il Sindaco Marino continua a dare prova di vivere in un mondo tutto suo, in cui se la canta e se la suona a suo piacimento, senza ascoltare né le richieste di aiuto dei cittadini esasperati che chiedono interventi urgenti su degrado, insicurezza e illegalità, né tiene conto delle direttive del ministero dell’Interno per quanto riguarda l’illegittimità delle trascrizioni dei matrimoni gay contratti all’estero – dice Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio – Con le sue proclamazioni di paladino dei diritti degli omosessuali, non solo disattende a quelle che sono le reali problematiche che investono i romani, ma dà anche un cattivo esempio ai cittadini mancando di rispetto alle istituzioni competenti. Accolgo con soddisfazione le dichiarazioni del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro sull’intenzione di far rispettare le disposizioni del Viminale e mi rincuora il fatto che ci sia ancora un pò di buon senso per capire la confusione che si genererebbe qualora Marino venisse messo nelle condizioni di fare di testa propria. Quel che mi rammarica è che Roma continua ad essere ostaggio di questa politica fai-da-te improvvisata a discapito di cittadini sempre più amareggiati. Invece di vestire i panni del Dottor Stranamore il Sindaco si occupi una volta per tutto delle questioni di sua competenza e lasci fare ad altri il proprio lavoro”.
Ad appoggiare Marino però Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio, e Imma Battaglia, consigliera comunale di Sel: “Sosteniamo la scelta del sindaco di procedere sabato alla trascrizione di alcuni matrimoni gay celebrati all’estero, nonostante l’annuncio del Prefetto che si è detto intenzionato all’annullamento. È un atto di disobbedienza civile che condividiamo. La nostra battaglia continuerà in Aula Giulio Cesare la prossima settimana con l’inizio della discussione sulla delibera che istituisce il Registro delle unioni civili. Il registro è un’opportunità per il riconoscimento dei vincoli affettivi di tutte le coppie, anche di quelle che non possono andare all’estero per sposarsi. Se le trascrizioni di sabato dovessero essere veramente annullate dal Prefetto, invitiamo fin da subito le coppie ad iscriversi nel futuro registro di Roma Capitale“.
16 ottobre 2014