Lesley Emerson, 59 anni, originaria di South Shields, adorava inviare sms ad amici e parenti, e ormai era diventato un’abitudine. Per questo motivo i suoi cari, quando nel luglio del 2011 è morta a causa di un cancro all’intestino, hanno deciso di seppellirla con il suo cellulare. Per ricordare uno dei tanti aspetti che più amavano di lei, allora i nipoti lasciano il cellulare nella tomba. Perché Lesley era così, non voleva mai che qualcuno si sentisse solo, inondando di messaggi le persone che le stavano vicino. Adesso era arrivato il loro turno. Molti dei parenti e degli amici hanno continuato a scriverle sms, raccontando le proprie giornate e tanto altro. Per 3 anni la famiglia a continuato a raccontare a Lesley tutte le novità.
Ma quando arrivò un sms dall’oltretomba, sconvolse tutti quanti. Infatti Sheri Emerson, una delle nipoti, dopo aver inviato uno dei tanti messaggi di affetto della donna, ha ricevuto una risposta che le ha fatto raggelare il sangue, sul suo telefono è apparso il nome “Nan”, la nonna. Non poteva crederci, ma a quanto pareva la nonna le aveva risposto: “Sto vegliando su di voi. Ce la farete a superare questo momento. Andrà tutto bene“. Sheri non riusciva a crederci: “Mi sono sentita male quando l’ho letto. Ovviamente non ci aspettavamo una risposta ai messaggi che le abbiamo inviato. Per noi era un conforto, un modo per sentirla ancora vicina“. Quindi, volendo indagare sulla vicenda, si è messa in azione per risalire a quello che sembrava essere uno scherzo di cattivo gusto.
“Quando abbiamo deciso di lasciare il cellulare dentro la bara abbiamo contattato l’operatore telefonico affinché non riassegnasse il numero”, ha raccontato Sheri. Ma a quanto pare non è andata così. Dopo qualche tempo infatti, il numero di Lesley Emerson era finito nelle mani di un’altra persona, la quale, ricevendo centinaia di messaggi da sconosciuti, ha iniziato a pensare di essere vittima di uno scherzo e ha voluto unirsi al gioco.
Per questo 3 anni dopo è arrivato questo messaggio, la persona in questione non immaginava minimamente che il suo gesto avrebbe generato un simile caos. “Non vado sulla tomba di mia madre perché mi fa stare male“, ha detto John Emerson, il figlio di Lesley Emerson. “Le inviavo dei messaggi e mi sembrava di averla ancora qui. La compagnia ci aveva assicurato che non avrebbero riassegnato il numero. Non ci posso credere che lo abbiano fatto”.
17 ottobre 2014