È iniziato da poco il pellegrinaggio Ferentino-Roma in compagnia di asini, condotti da Raffaele Principi Coppotelli. Un pellegrinaggio organizzato per ricordare la vicenda delle Fosse Ardeatine. Raffaele è stato incontrato questa mattina sulla via Francigena a pochi chilometri da Ferentino diretto a Roma e precisamente alle Fosse Ardeatine dove arriverà domenica pomeriggio. “Lo faccio per ricordare i due ferentinati Giovanni Ballina e Ambrogio Pettorini, che fecero parte dei 335 italiani trucidati dai nazisti nel 1944“. Il cammino, è iniziato questa mattina insieme al suo amico Andrea Fontecchia, accompagnati da Bigio e Brio, i suoi due asini, proprio dalla lapide posta al centro di Ferentino in ricordo delle due vittime.
Raffaele Principi Coppotelli, 40 enne, è un operaio appassionato di un animale particolarmente sfortunato e bistrattato: l’asino. Raffaele infatti non ammette che gli asini siano denigrati come animali stupidi, testardi e svogliati. E dice: “È la cattiva pubblicità che gli hanno fatto le favole come Pinocchio. Gli asini sono animali intelligenti ed estremamente razionali. Un tempo venivano valorizzati ed erano veri compagni di vita. Si lavorava insieme nei campi, si viveva insieme dato che le stalle spesso erano parte integrante della casa e accompagnava il padrone fino in osteria dato che quando l’uomo si ubriacava, lui conoscendo a memoria la strada, lo riportava di peso a casa“. Raffaele ha trovato un modo per consegnare agli asini la dignità che meritano. Li ha coinvolti infatti in un bellissimo progetto: i pellegrinaggi. Quindi, in compagnia di asini, riscopre i vecchi sentieri e l’antico modo di fare pellegrinaggio.
“Il viaggio più lungo è stato quello da Ferentino a Chiusi dell’Averna, 620 chilometri, quello da Ferentino Monte Sant’Angelo sul Gargano, 16 giorni, 400 chilometri. Purtroppo le ferie finiscono troppo presto e per questo, il ritorno dobbiamo farlo sempre sui mezzi“. Oggi con l’avvento dei mezzi agricoli meccanici l’asino ovviamente è stato trascurato, se non dimenticato, ma Raffaele ne coltiva ancora la passione. Ne ha ben 11 e a ciascuno ha dato un nome. Il suo preferito è Bigio e ha 8 anni. È con lui che ha macinato il maggior numero di chilometri. Coppotelli utilizza i suoi periodi di ferie per compiere questi pellegrinaggi in compagnia dei suoi asini da trekking. E per chi volesse partecipare ad un pellegrinaggio fatto alla vecchia maniera: senza comodità, camminando a piedi, non in groppa, e dormendo in bivacchi di fortuna, basterà semplicemente aggregarsi a lui. I suoi asini hanno selle in alluminio e in groppa portano solamente i bagagli, non più di 40 chili, tra cui pannelli fotovoltaici per ricaricare batterie, navigatori satellitari, ipad e telefoni cellulari.
29 ottobre 2014