I dati della Coldiretti parlano chiaro: rispetto allo scorso anno la spesa nei discount è aumentata del 3,4%, una vera controtendenza rispetto ai dati riguardanti le altre forme distributive del settore alimentare. La crescita è dovuta a vari fattori che spingono gli italiani a virare verso una tipologia di prodotti con prezzi più bassi. Per risparmiare, infatti, un italiano su tre, il 32% circa, compra abitualmente alimenti in offerta, mentre la metà, il 49,8%, sostiene di fare riferimento a una lista della spesa per non acquistare prodotti futili.
L’analisi condotta da Coldiretti e Censis porta alla luce altri elementi: sei italiani su dieci hanno ridotto gli acquisti alimentari e, per effetto della crisi, sono sempre di più le famiglie che riutilizzano regolarmente i cibi avanzati. Inoltre, dall’inizio dell’anno è aumentata del 18% la percentuale di italiani che acquista di meno perché non butta i cibi scaduti (sono otto italiani su dieci).
La tendenza al risparmio – sempre secondo i dati Coldiretti – si nota di più anche nei ristoranti e infatti un italiano su tre quando va a mangiare fuori non si fa problemi e porta gli avanzi a casa; ma solo il 10% lo fa abitualmente, mentre il 23% lo fa solo qualche volta. Le elaborazioni della Coldiretti sono il risultato dell’analisi del rapporto 2014 di Waste Watcher knowledge for Expo.
25 novembre 2014