Il sindaco di Roma Ignazio Marino, ai microfoni di Radio Radio, parla della questione relativa al nuovo stadio della Roma, del quale si sta discutendo oggi all’interno dell’Assemblea capitolina. “I consiglieri stanno discutendo dell’interesse pubblico per un nuovo stadio della Roma e quindi è una delle sedute dove maggiormente c’è il coinvolgimento delle romane e dei romani perché i consiglieri eletti devono dire rispetto alla proposta di Pallotta se quella proposta è interessante e importante per la città. E’ un momento di democrazia importantissimo. Pallotta era molto preoccupato e l’ho dovuto rassicurare per i ritardi del voto dell’Assemblea capitolina. L’Assemblea però deve prendersi il tempo opportuno perché si tratta di una decisione storica per Roma e per l’Italia. Il presidente Pallotta mi ha assicurato che se il voto arriverà nei prossimi giorni, lui sarà in grado di presentare il progetto definitivo nelle prossime settimane e posare la prima pietra nella primavera del 2015. Lui è determinato a portare la Roma nel nuovo stadio entro il 2017 e penso che questo sarà un bel traguardo non solo per i romanisti ma per una città che dimostra di saper fare opere compiute in tempi certi“.
E specifica: “Un progetto come quello del nuovo stadio della Roma porta un investimento di capitali stranieri nella nostra città di un miliardo e mezzo di euro e soltanto durante la costruzione di 3000 posti di lavoro. E’ quello di cui abbiamo bisogno in questa città, io sono certo della grande sensibilità del presidente Zingaretti che ha già detto al presidente a Pallotta che cercherà di impiegare il meno tempo possibile“.
Ma subito si è scatenata la bagarre politica. a cominciare da Federico Rocca responsabile enti locali Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che all’Ansa dice: “Marino incita a mandare i tifosi della Roma in Assemblea Capitolina per sollecitare i consiglieri a partecipare a questa importante decisione. Che vuol dire sollecitare? A me sa tanto di “fate pressione” quasi a voler intimorire qualche consigliere che magari nutre qualche legittimo dubbio. Un invito a creare una Curva Sud in Campidoglio, a questo si è ridotto Marino pur di mantener fede alle promesse fatte a Pallotta. Comunque se Marino fosse così convinto del comportamento della sua maggioranza in Aula non avrebbe bisogno di chiedere stimoli esterni per convincerli. In questo modo non ha fatto che evidenziare ancora una volta che non c’è unione tra lui e la maggioranza e quanto accaduto in queste ore con la mancanza del numero legale e la seconda convocazione di oggi ne è la testimonianza. Mi auguro che ogni consigliere, senza alcun condizionamento come invece vorrebbe Marino, potrà sentirsi libero di votare come vuole in base all’idea che si è fatto del progetto del nuovo stadio“.
Mentre Fabrizio Panecaldo del PD commenta: “Raccolgo l’invito del sindaco ai tifosi non per sollecitare i consiglieri, ma per venire a festeggiare insieme con chi lavora per il bene comune. Lunedì i tifosi della Roma potranno venire a festeggiare in Assemblea capitolina. Penso di poter serenamente dire che i consiglieri stanno lavorando bene anche nel confronto dialettico tra maggioranza e opposizione. A parte il momento in cui ho chiamato tutti quanti alla responsabilità dopo una distrazione, ieri ho chiesto io la caduta del numero perché stamattina, non essendo previste votazioni ma solo discussione, era utile raggiungere il numero il prima possibile“.
18 dicembre 2014