Roma, 22 novembre – Per non pagare l’Imu, un imprenditore toscano, Alberto Rocchi, ha smontato pezzo per pezzo un capannone di sua proprietà. La somma che avrebbe dovuto sborsare Rocchi, consigliere comunale a Cascina (Pisa), era di 80mila euro, ora, avendo trasformato la struttura in una grande tettoia, dovrà versare un decimo di quell’importo. «Le mie aziende sono ferme – ha spiegato -. Sono in difficoltà economica, avevo un’attività in Romania che non posso più seguire. Non ho scelta, devo cercare di salvare il salvabile. Ho deciso di cominciare a risparmiare sull’Imu. Ho smontato il capannone – prosegue Rocchi -, era costruito con materiali prefabbricati. Era molto grande, migliaia di metri quadri. Era affittato ad un’azienda che è fallita e così è rimasto vuoto per cinque anni. Cosa dovevo fare?». Ma non è finita qui: all’imprenditore sarebbe stato infatti contestato di aver stoccato i duecento pannelli del capannone in un’area non di sua proprietà. Rocchi sostiene di essere in regola e di aver presentato una Scia al Comune per comunicare il deposito temporaneo dei materiali, e perciò ora sono in corso delle verifiche.