Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, e David Parenzo, giornalista inviato della trasmissione Matrix, sono stati fermati questa notte ad Auschwitz dalla polizia polacca: il fermo ha riguardato anche la troupe televisiva al seguito dei due, i quali si sono ritrovati bloccati all’interno del campo e hanno deciso di aprire una finestra dopo non aver ricevuto alcun aiuto. L’allarme è scattato immediatamente.
Sia Pacifici che Parenzo avevano ottenuto l’autorizzazione per il collegamento in diretta dal campo di concentramento: insieme a loro, anche Fabio Perugia, portavoce della Comunità Ebraica romana, Gaetano Mazzarella e Matteo Raimondi (entrambi di Matrix) sono stati condotti in commissariato. Il consolato e l’ambasciata del nostro paese, oltre all’unità di crisi del Ministero degli Esteri, sono intervenuti per risolvere il caso.
Come ha spiegato Pacifici all’Ansa, la vicenda ha assunto dei toni surreali, ma ha dimostrato la mancata protezione dell’intera struttura. L’accusa mossa a tutti è quella di effrazione, ma il ritorno a Roma è avvenuto dopo la notte in commissariato. Parenzo è riuscito a mostrare le autorizzazioni per girare in diretta dall’interno del campo.
28 gennaio 2015