La svolta. La Roma domani sera nell’andata dei sedicesimi di Europa League all’Olimpico contro gli olandesi del Feyenoord cerca un motivo per tornare a sperare in una stagione che, nonostante il secondo posto in campionato, non sembra delle più rosee, viste le ultime prestazioni. Rudi Garcia in conferenza stampa non fa proclami ma ammette: “Siamo in difetto coi nostri tifosi. Dobbiamo vincere subito domani una partita in casa. Giocheremo al massimo tutte e due le competizioni. Abbiamo bisogno di esperienza in Europa, abbiamo bisogno di farci un nome. In campionato lottiamo tutto l’anno per qualificarci in “uropa, per portare in alto i colori della Roma in Europa bisogna giocarci ogni anno. Adesso arriva questa Europa League, unico obiettivo: qualificarsi”.
Sulla situazione in casa giallorossa Garcia dice: “Per il momento non ci sono problemi di stanchezza, domenica ci sarà da riflettere. Domani metterò in campo la squadra che ritengo migliore per qualificarci. Ci sono due gare, domani non solo dobbiamo fare risultato ma un risultato più che positivo. Ci sono diverse cose da valutare, ci sono 90 minuti poi in Olanda. Ora bisogna concentrarsi sulla partita in casa, i giocatori hanno tanta voglia di lottare e correre come dei pazzi. Dobbiamo continuare ad essere solidi sul piano difensivo, tirare nello specchio ti dà più possibilità di segnare e questa cosa la dobbiamo migliorare. Bisogna essere più efficaci in tutte le zone ma soprattutto in attacco”.
Poi torna sul fatto dell’uso di giocatori non al 100%: “E’ la storia della stagione, bisogna valutare durante la settimana per capire come stanno e a che livello stanno. Quando uno torna da un infortunio ha bisogno di giocare, solo così torna al 100%. Quando ci sono tante assenze i giocatori devono dare il loro massimo al momento giusto. E’ una storia di momento, l’unica cosa che posso dire è che se i giocatori tornano quasi tutti al 100% potremo ripondere a tutte le gare che abbiamo da giocare fino alla fine. Mancano 3 mesi e mezzo, sono tante partite”.
Infine Garcia parla di Ucan, finora latitante: “Salih è un giocatore di grande talento. E’ molto giovane, piano piano riesce a capire la lingua italiano ed è impottante per adattarsi. Ha passato molto tempo in infermiera, non sono le migliori condizioni per dare il 100%. Ora non ha più problemi fisici, ora deve lavorare di più. Deve diventare un uomo sul piano fisico. Sul piano del talento, sono io che l’ho voluto qua. Se continua così in allenamento avrà il suo spazio”.
Pronto e carico, almeno a parole, Alessandro Florenzi: “Il gruppo sta bene, è carico. Vuole vincere domani, vuole dare dimostrazione che la Roma c’è e non mollerà niente”. Sul calo fisico evidenziato anche da lui dopo Parma dice: “Avevo detto che erano varie situazioni e dinamiche che durante la stagione ti può condizionare. Come gli infortuni, la gente deve giocare di più, una forma fisica data dalle tante partite giocate. Quest’anno è la prima volta che faccio 3 competizione, non dipende solo dal preparatore atletico o chi per lui”.
Sempre domenica aveva detto che gli avversari non hanno più paura della Roma. E allora specifica il concetto: “Quello era un mio pensiero, secondo me le altre squadre l’anno scorso venivano qui con la paura, quest’anno un po’ meno. Sta a noi tornare a far incutere paura agli avversari. Siamo consapevoli di essere una squadra forte. Se metteremo tutto in campo sarà possibile arrivare lontani”. Infine un appello ai tifosi: “E’ normale, il momento non è facile, abbiamo ricevuto dei fischi che secondo me ci potevano stare alla squadra, un po’ meno a Seydou. Abbiamo totalmente fiducia in lui. Domani i tifosi se vorranno venire a vedere una Roma agguerrita, noi saremo lì, questo è quello che posso dire”.
18 febbraio 2015