Organizzato flash mob universitario il 5 maggio in dieci città italiane contro la Buona Scuola di Renzi – Giannini. Dopo l’evento tenutesi a piazza Navona, il quale ha rappresentato l’anteprima della protesta, ecco che arriva il flash mob universitario il 5 maggio. Già dalla giornata di oggi gli atenei di dieci città italiane hanno appeso striscioni rivolti al Ministero dell’Istruzione con sopra scritto: “No a spostamento antisciopero“, riunendosi in lotta contro i provvedimenti scolastici attuali. A partecipare alla manifestazione saranno in particolare le città di Roma, Messina, Pavia, Milano, Napoli e Torino. Per la prima volta, trascorsi oltre 7 anni, il sindacato scolastico si unisce in netto contrasto con le istituzioni politiche legate alla sfera dell’istruzione.
In questo flash mob universitario verrà principalmente contestato il metodo di insegnamento. Quindi, viene posto in discussione il processo di formazione del decreto sulla Buona Scuola. Lo scopo della protesta è quello di evidenziare la situazione critica presente all’interno delle università. Gli studenti affronteranno le tematiche sull’accesso all’insegnamento, sulle borse di studio e sul calo delle immatricolazioni. Verrà lanciato un appello per trovare valide soluzioni da analizzare insieme e da poter condividere e anche per non privatizzare il mondo dell’istruzione. A tal proposito, si è esposto Gianluca Scuccimarra dell’Udu: “Non possiamo permetterci di svendere la formazione del nostro futuro al miglior offerente“.
Nel frattempo, sul mondo del web si diffonde l’invito da parte dell’Unione degli Studenti rivolto agli insegnanti italiani, al fine di partecipare a questa mobilitazione. Nella lettera si legge: “Cari docenti, vi chiediamo di aderire allo sciopero del 5 maggio per difendere la scuola pubblica ed il nostro futuro, di stimolare discussioni critiche della riforma nelle vostre classi, di invitare tutti gli studenti ancora inconsapevoli a scendere in piazza a Roma insieme a tutti noi studentesse e studenti di tutta Italia“. E non solo Roma: “Per chi invece non riuscirà a partecipare al corteo romano, vi invitiamo ad informarvi in quale città si terrà la manifestazione più vicina a voi.“, concludendo così l’appello.
di Erika Lo Magro