Emerge una nuova moda, ossia quella di animali usati vivi come portachiavi, uno scandalo per il quale è stato stabilito di far partire una raccolta firme.
Le vittime interessate sono animali usati vivi come portachiavi e i prescelti sono le tartarughe, pesciolini e gechi intrappolati in contenitori di plastica da usare come gadget. Questa è una terrificante realtà trapelata, una trovata commerciale cinese, una cultura sempre a maggior contatto con quella italiane ed occidentale in genere, grazie al turismo e al mercato nero.
E’ stata deposta una petizione per fermare il fenomeno inumano di animali usati vivi come portachiavi. Per chi fosse interessato può firmare presso il sito Firmiamo.it per dire basta.
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Sembrano solo simpatici portachiavi, ma il colorato animale al loro interno è vivo. Questa l’aberrante e inarrestabile moda che sta continuando a spopolare in Cina nonostante la denuncia della CNN già nel 2011: si tratta di tartarughe, pesciolini e gechi intrappolati con un po’ di ossigeno cristallizzato e sostanze nutritive dentro contenitori di plastica da usare come meri gadget, in vendita a soli 1,50 miseri dollari. Per loro è partita la petizione su Firmiamo.it al fine di porre termine a questo scempio.
Dimenticati nelle borse al caldo e al buio, sballottati nelle varie tappe della giornata tra casa, ufficio, supermercato, palestra e quant’altro, i piccoli animali riescono a sopravvivere qualche giorno per poi morire soffocati e affamati. Una sorte migliore non tocca nemmeno a quei pochi che vengono liberati, destinati a morire o ad ammalarsi gravemente dopo questa spietata tortura giustificata come trovata commerciale. In Cina infatti non è stata emanata alcuna legge nazionale sulla protezione degli animali che vieti atti di questo tipo e che renda perseguibili le persone coinvolte.
LA PETIZIONE – La petizione aperta su Firmiamo.it unisce all’orrore per questa terribile moda la paura dell’arrivo di questi “gadget” nel nostro Paese attraverso il mercato nero o attraverso i turisti, sempre più attratti da questo “oggetto folkloristico“. Per unire la propria voce alle centinaia già raccolte, basta accedere al link forniti all’inizio dell’articolo e cliccare sulla voce “firma“.
9 Maggio 2015 @ 15:03
Go AVIARIA!