Roma, 13 dicembre – Il tanto contestato movimento dei forconi sta tingendo sempre più di nero tutte le giuste ragioni della protesta, differenziandosi per colore e ideologia dal “movimento del 9 dicembre” dei lavoratori, dei camionisti, degli agricoltori che, invece, ribadiscono la ragion d’essere di una manifestazione di tutti, che «non deve avere colore politico». L’ennesima polemica è infatti scoppiata in seguito alle dichiarazioni di Andrea Zunino, leader del movimento dei forconi, che ieri, fra cariche e scontri in tutta Italia, ha dichiarato a Repubblica «Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo sono ebrei, ma è una cosa che devo approfondire». Forte l’indignazione e le polemiche per le parole pronunciate e non ha risolto molto il poco convincente tentativo di scuse di Zunino. Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in risposta ha sottolineato la pericolosità di simili dichiarazioni, che rievocano una delle pagine peggiori della storia dell’uomo. «Le deliranti affermazioni sull’Italia ‘schiava dei banchieri ebrei’ e le successive giustificazioni formulate dal portavoce del Movimento dei Forconi, Andrea Zunino– ha commentato amareggiato Gattegna- danno il senso di un disagio che si fa sempre più profondo e richiamano, senza alcun pudore e vergogna in chi le ha pronunciate, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza, negazione dei diritti più elementari. Zunino – termina Gattegna- si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese».