Roma. 16 dicembre- La legge di stabilità in discussione alla Camera, così come denunciato dai sindacati, non rappresenta una scossa per il Paese, ma anzi nasconde molteplici criticità, a partire dal nascosto scudo fiscale, passando dalla scomparsa del buco dell’Inps, per finire con un aumento dei contributi previdenziali per gli autonomi. Il primo problema è quello che riguarda i due condoni, di cui uno alla luce del sole e l’altro velato. La prima sanatoria sarà a vantaggio degli stabilimenti balneari, che pagando il 30% degli arretrati dei canoni demaniali non onorati, non avranno più alcuna pendenza giudiziaria e potranno saldare la parte restante con nove rateizzazioni. Il condono occulto invece riguarda coloro che hanno portato illegalmente i propri capitali all’estero, cioè la reintroduzione del tristemente noto scudo fiscale, sotto falso nome. Poi c’è il capitolo Inps, alcuni giorni fa il presidente Mastrapasqua aveva denunciato un buco contabile di 25 miliardi dovuto alla fusione con l’Inpdap. Il governo però ha smentito tale deficit e il conseguente bisogno di una sanatoria, rincarando però i contributi previdenziali per i lavoratori autonomi, già destinati ad aumento. Nel 2014 sarebbero dovute passare dal 20 al 21%; nel 2015, salire al 22 per cento; nel 2016 al 24%. Con un emendamento alla legge di stabilità, il governo ha deciso di portare dal 20 al 22% quella del prossimo anno; al 23,5% quella del 2015; resterà al 24% quella del 2016. Infine c’è l’annosa questione della web tax, voluta da Boccia del Pd e osteggiata dal segretario, sempre del Pd, Renzi. La nuova tassa prevede che le multinazionali del web debbano aprire una partita iva in Italia e pagare quindi le tasse nel nostro Paese, in più verrebbero tassati anche i consumatori con un prezzo maggiore su tablet, pc e smartphone. Mentre Boccia dichiara l’equità del provvedimento rispetto a tutti i settori dell’economia, Renzi lo reputa un freno allo sviluppo tecnologico. Il governo con questa legge di stabilità punta a far cassa il prima possibile, anche tramite l’aumento dell’imu sulla seconda casa, in modo da poter erogare 950 milioni per gli esodati (spalmati da oggi al 2020). E concedere ad Angelino Alfano i 100 milioni promessi alle favore delle forze dell’ordine.