Mancano pochi mesi all’evento internazionale più atteso, l’ Expo di Milano 2015, e le polemiche continuano ad essere all’ordine del giorno. Stavolta a catalizzare l’attenzione è la questione che riguarda l’assegnazione diretta di uno spazio di 4mila metri quadrati alla società di Oscar Farinetti, Eataly.
Dopo l’interrogazione parlamentare presentata da due deputati di Sel al ministro Maurizio Martina, è intervenuto anche Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, che ha chiesto di poter prendere visione delle carte che hanno portato all’assegnazione (senza nessuna gara) di questa area all’ Expo 2015. Infatti, lui stesso ha affermato: “Eataly è una delle più note realtà nel mondo. Dopo l’interrogazione parlamentare ho chiesto di vedere le carte”, questo perché Cantone vuole parlare solo sulla base dei documenti.
Ma Farinetti non è restato a guardare e ai microfonici Radio Capital ha affermato: “Se continuano le polemiche di gente che non fa e che ha un sacco di tempo da perdere per criticare chi fa, noi ci ritiriamo senza problemi“. E a difendere la scelta dell’assegnazione diretta è stato anche Giuseppe Sala, il commissario unico del governo per l’ Expo 2015: “Possiamo non fare una gara quando c’è unicità- e dal nostro punto di vista Eataly è unico”.
20 dicembre 2014