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2 Comments

  1. L'Accademia della Crusca boccia il nuovo logo di Roma Capitale - NewsGO
    13 Febbraio 2015 @ 14:05

    […] Rome&You, arriva il nuovo logo relazionale di Roma Capitale Santori: “Tagli alla cultura, nuovo logo del turismo è offensivo e antiestetico” Al Foro Italico presentato il nuovo logo del Coni Roma, possibile cambio di logo: via la lupa sul capitello Rozzo, duro e pericoloso: Federer sconvolto dal traffico della Capitale Candy Candy con l’elmetto, ecco il nuovo logo di Ostia Cristina D’Angelo guiderà la Protezione Civile di Roma Capitale Sabato 11 ottobre a Roma ‘capitale’ della Giornata europea della donazione di organi […]

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  2. PIPPO PIPPI
    15 Febbraio 2015 @ 19:32

    Forse doveva essere “ROM and you”?
    Mi sembrerebbe più adatto, viste le preferenze di Marino.

    Questa tendenza al massacro delle tradizioni, della cultura e della storia che abbiamo come retaggio millenario da parte del nostro (purtroppo) sindaco, sta causando e causerà sempre di più la perdita dell’identità ed unità culturale (e certo non politica) che ha da sempre contraddistinto l’Italia e per essa Roma, con buona pace di Marino.

    Forse lui desidera un’Italia internazionale a tal punto da essere tristemente uguale alle altre nazioni, ma io proprio no, e credo che siamo in tanti a pensarla nello stesso modo.

    Una piccola considerazione: perchè il logo soltanto in inglese? Se io fossi un tedesco, un indiano, uno spagnolo, un arabo, un cinese, o peggio ancora un francese, mi sentirei profondamente offeso, ignorando il solito luogo comune che l’inglese lo parlano tutti (il che non è assolutamente vero).

    E per finire la foto per la presentazione ufficiale, con Marino e le quattro signore a lui affiancate (non so se in base ad un principio meritocratico, o soltanto perchè fa tanto politicamente corretto dare visibilità a “l’altra metà del cielo”), con lo squallore dei gambaletti alla Robin Hood con gli stessi colori delle 5 palle del neo-logo.
    Ma neanche alla Standa (buonanima!) avrebbero avuto il cattivo gusto di pensare ad una cosa simile.

    Forse la nostra giunta crede che questo sia quanto basti per incrementare il turismo straniero, ma evidentemente non hanno le idee chiare su cosa vorrebbero i turisti dalla nostra città.
    E per creare questo abominio hanno speso anche parecchi soldi (nostri!).

    Basta, è ora di finirla:
    “Marino, go home” (in inglese, così lo facciamo contento).

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