La scomparsa di Daniele Potenzoni continua ad essere avvolta nel mistero: la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha dedicato ieri un nuovo servizio di approfondimento
La scomparsa di Daniele Potenzoni, 36 enne autistico di cui non si hanno più notizie dallo scorso 10 giugno, continua ad essere un mistero e a preoccupare fortemente. Nella puntata di ieri sera della trasmissione “Chi l’ha visto?” c’è stato un servizio di approfondimento per capire cosa è veramente successo due settimane fa.
Come è stato ricostruito, quella mattina il gruppo composto da Daniele, altri ragazzi disabili e i loro accompagnatori provenienti da Pantigliate (provincia di Milano) e in gita a Roma sono usciti poco prima delle 8 dall’hotel in cui alloggiavano. L’addetta alla reception ha confermato l’orario, spiegando di non aver visto il gruppo in quanto la stessa reception viene solitamente aperta alle 8.
Dalla struttura alla fermata della metropolitana Termini ci sono pochi metri da percorrere, è sufficiente attraversare la strada, ma le ricostruzioni di chi era con Daniele al momento della scomparsa hanno sempre fatto riferimento alle 9 come l’orario in cui è rimasto nel convoglio mentre gli altri disabili uscivano per la troppa folla. Si sta dunque cercando di capire cosa possa essere successo in quell’ora tra l’uscita dall’albergo e l’ingresso in metro.
I familiari sono preoccupati per le condizioni di salute, anche perché lo scomparso non chiede cibo se ha fame e preferisce stare lontano dai luoghi troppo affollati. È stato quindi consigliato di avvicinarlo con molta prudenza per non farlo scappare. Oltre a quello che non torna sulla sparizione, i dubbi sono altri. In particolare, l’allarme sarebbe stato lanciato alcuni minuti dopo aver perso di vista Daniele, quando ormai era impossibile fermare i treni, visto che ne erano passati altri.
Il padre dello scomparso ha chiesto anche spiegazioni sul perché sia stato informato nel tardo pomeriggio, ben otto ore dopo lo svolgimento dei fatti. L’Associazione Penelope, infine, ha lamentato l’attivazione del piano di emergenza per la ricerca del 36 enne dopo ben due settimane.