C’è una responsabile per la morte dell’artigiano 59 enne trovato morto in un furgone a Ladispoli nel pomeriggio di ieri, giovedì 10 marzo 2016. Le tracce di sangue e le bruciature sul corpo della vittima hanno reso necessaria la presenza del medico legale e dei Carabinieri della Squadra Rilievi del Nucleo Investigativo di Ostia.
Si è così capito che l’uomo è morto in seguito a una lesione da taglio inferta alla gola, inoltre i militari hanno esaminato le riprese delle videocamere di sorveglianza della zona: le immagini hanno immortalato l’arrivo del furgone con a bordo un uomo e una donna e l’uscita dallo stesso mezzo di una sola persona e una fiammata proveniente dall’abitacolo.
Si è intuito che potesse trattarsi dell’assassino, la donna che era con il 59 enne per l’appunto, allontanatasi in direzione di via Aurelia. La persona ripresa è stata identificata in una 65 enne di nazionalità straniera e residente da anni a Ladispoli.
La signora e la vittima sono entrati in contatto telefonico prima dell’omicidio e la stessa 65 enne ha poi ammesso le sue responsabilità. Il 59 enne è stato ucciso con una coltellata e la fiammata delle immagini si riferiva al tentativo di bruciare il corpo. Per lei è scattato l’arresto e attualmente si trova nella Casa Circondariale di Civitavecchia.