Roma, 3 marzo – Dopo la vittoria ai BAFTA Awards e ai Golden Globe arriva la consacrazione finale; “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino si aggiudica l’oscar nella categoria miglior film straniero. Un momento emozionante quello della proclamazione, come non poteva essere altrimenti. Un abbraccio sentito alla moglie Daniela, i pochi istanti per raggiungere il palco e poi un discorso breve, essenziale, con un inglese stentato che è quello di molti italiani che abbiamo visto essere premiati all’estero, indifesi anche quando vengono riconosciuti grandi. Il regista napoletano ringrazia l’attore Toni Servillo (che nel film interpreta il ruolo del protagonista Jep Gambardella) e il produttore Nicola Giuliano, poi le sue “fonti d’ispirazione”: Fellini e Scorsese, ci dice, ma anche i Talking Heads e Diego Armando Maradona, le città del cuore Roma e Napoli, infine le persone a lui più care.
L’ultimo regista italiano ad aver ricevuto il riconoscimento dell’Academy era stato Roberto Benigni con lo struggente “La vita è bella” nel 1999. Quella volta, lo ricordiamo tutti, fu Sophia Loren ad annunciare il verdetto, e per un attimo sembrò che il mondo fosse divenuto casa nostra. Due titoli affini, “La vita è bella” e “La grande bellezza”, che seppur da prospettive assai diverse rilanciano un messaggio di speranza in un quadro che ne sembrava definitivamente svuotato. Pesa certo su questa pellicola l’amarezza di vedere rappresentata un’Italia anacronistica, gettata fuori dal tempo dalla sua arretratezza culturale, dagli equivoci morali, dal silenzio di chi si è compromesso o peggio di chi non vuole compromettersi. C’è però tutto lo stupore e la meraviglia di un mondo percorso da lampi di alta e tenera poesia, di sentimento cocente, da parte di un uomo profondamente innamorato del proprio Paese. Un oscar meritato, calorosamente tifato da quanti desideravano che a vincere fosse tutta l’umanità messa in scena da questo bravissimo regista.
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Ecco l’elenco degli altri vincitori:
Miglior film: 12 anni schiavo, Steve McQueen
Miglior regista: Alfonso Cuarón, Gravity
Miglior attore protagonista: Matthew McConaughey, Dallas Buyers Club
Miglior attrice protagonista: Cate Blanchett, Blue Jasmine
Miglior attore non protagonista: Jared Leto, Dallas Buyers Club
Miglior attrice non protagonista: Lupita Nyong’o, 12 anni schiavo
Miglior sceneggiatura originale: Her, Spike Jonze
Miglior sceneggiatura non originale: 12 anni schiavo, John Ridley
Miglior film d’animazione: Frozen, Chris Buck, Jennifer Lee
Miglior fotografia: Gravity, Emmanuel Lubezki
Migliori costumi: Il grande Gatsby, Catherine Martin
Miglior documentario: 20 Feet from Stardom, Morgan Neville
Miglior trucco: Dallas Buyers Club, Adruitha Lee e Robin Mathews
Miglior cortometraggio animato: Mr. Hublot, Laurent Witz, Alexandre Espigares
Migliori effetti speciali: Gravity, Neil Corbould, David Shirk, Timothy Webber, Chris Lawrence
Miglior cortometraggio documentario: The Lady in Number 6: Music Saved My Life, Malcom Clarke
Miglior montaggio sonoro: Gravity, Christopher Benstead, Niv Adiri, Skip Lievsay, Chris Munro
Miglior sonoro: Gravity, Glenn Freemantle
Miglior montaggio: Gravity, Alfonso Cuarón, Mark Sanger
Miglior scenografia: Il grande Gatsby, Beverley Dunn, Catherine Martin
Miglior colonna sonora: Gravity, Steven Price
Miglior canzone originale: Let it go (Frozen), Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez, Frozen
Sorrentino e la civilitas di Roma - NewsGO
15 Marzo 2014 @ 21:28
[…] Con La Grande Bellezza, il regista ha vinto l’oscar e l’omaggio da parte del Sindaco di Roma Ignazio Marino. Sorrentino è stato accolto dal Sindaco della capitale, i due hanno parlato e sono stati immortalati nella tradizionale foto sul balcone con vista sui Fori Imperiali. Una cerimonia ufficiale che si è svolta nell‘Aula Giulio Cesare, sede del consiglio comunale, dove il regista Paolo Sorrentino ha ricevuto la pergamena e la Lupa capitolina, a sancire lo status di cittadino romano. […]