Roma, 14 Marzo – Uno degli esiti del Consiglio dei ministri di stamane è il via libera a un decreto legge su droghe e medicinali. Il Consiglio ha di fatto ripristinato le tabelle sulle sostanze stupefacenti, dopo la bocciatura da parte della Consulta della legge Fini-Giovanardi.
Inoltre, il decreto prevede norme precise contro i ‘cartelli’ delle aziende del farmaco, anche qui dopo il caso Novartis-Roche. Resta intatta la distinzione tra droghe leggere (si introduce una tabella ad hoc per la cannabis e i suoi derivati) e droghe pesanti, distinzione eliminata dalla legge Fini-Giovanardi.
Per quanto riguarda i farmaci,Il decreto legge «prevede norme per favorire l’impiego di farmaci off-label meno onerosi per il Sistema sanitario nazionale ma altrettanto efficaci dal punto di vista terapeutico». Così annuncia il ministro Lorenzin durante la conferenza stampa che la mostra serena “abbiamo affrontato il tema dal punto di vista sanitario mentre il tema politico è stato rimesso al Parlamento”.
Soprattutto sulla questione delle droghe leggere, in effetti il parere negativo della consulta sulla Fini- Giovanardi, che le equiparava, aveva necessità di una ulteriore garanzia normativa che ne colmasse il vuoto. Si è trattato di un atto urgente, anche in considerazione dell’acceso dibattito in materia di queste ultime settimane. Il ministro Beatrice Lorenzin, però, nega ci sia stato uno scontro scontro sull’equiparazione tra droghe leggere-pesanti durante il Consiglio dei Ministri.
Intanto, però, la Comunità di San Patrignano si è scatenato, chiedendo a Renzi di non depenalizzare le pene relative alle droghe leggere».
La Comunità si appella a Renzi “Conosciamo il percorso nel mondo della tossicodipendenza dei ragazzi che accogliamo, la nostra esperienza, ormai quarantennale, ci dice che il ‘fumò o l’ingestione di queste sostanze, soprattutto fra gli adolescenti con cervello ancora non completamente formato, può provocare danni dimostrati dalla scienza”.
Ma la Lorenzin in conferenza ribadisce che “Il decreto legge di oggi sugli stupefacenti interviene sugli aspetti amministrativi e non penali”, e ancora, “Sono state in pratica ripristinate le tabelle con le sostanze considerate stupefacenti, di fatto cancellate dalla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Fini-Giovanardi, che ha creato un vuoto normativo”.
In effetti, il Dipartimento politiche Antidroga nella Relazione al Parlamento per il 2013, ha segnalato un aumento dei consumatori di cannabis, soprattutto fra i 15 e i 19 anni. Resta da attendere l’effetto del decreto sui consumatori abituali della sostanza in questione.
Cannabis, rischio psicosi. Il ministro Lorenzin nelle scuole - NewsGO | NewsGO
26 Marzo 2014 @ 13:55
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