Roma, 31 ottobre – Un’alleanza sulla carta straccia. Un’alleanza che vale zero. Sì, proprio zero. Difatti, per il gruppo Air France-KLM, l’Alitalia non vale proprio un fico secco, deprezzando interamente il valore della propria partecipazione nella compagnia di bandiera italiana. La decisione è stata comunicata nelle relazione sui conti trimestrali del vettore franco-olandese. A quanto pare, le “incertezze attuali che pesano sulla situazione” di Alitalia hanno influito in maniera decisiva sulla presa di posizione, insieme ai via libera dei soci all’aumento di capitale da trecento milioni di euro. Difatti, sul bilancio di Air France-KLM pesano i 202 milioni di euro iscritti nel bilancio a coperture delle perdite di sua competenza ed a titolo di accantonamento sulla svalutazione della partecipazione.
All’indomani di questa decisioni, si infittiscono le voci sul futuro di Alitalia. La compagnia, nel frattempo, ha emesso una diffida ufficiale nei confronti di chiunque nel diffondere notizie allarmanti e nocive per la società, confermando parallelamente la continuità dei voli. Si ricorca, infatti, che l’aumento di capitale in corso per trecento milioni di euro era già stato preventivato e versato per una sua quota consistente (130 milioni di euro). Inoltre, esso è “garantito” dal gruppo delle Poste Italiane, insieme alle due principali banche del paese (Intesa San Paolo ed UniCredit).
La batosta, però, giunge dai cugini francesi che hanno deciso di “svalutare totalmente il valore delle azioni detenute”. La scelta è stata fatta dopo il consiglio d’amministrazione del 14 ottobre scorso che ha approvato il ben noto aumento di capitale da trecento milioni. Subito dopo questa decisione, Air France-KLM ha registrato “la sua quota parte nelle perdite di Alitalia ed una previsione di minusvalenza” per un montante totale di 202 milioni di euro nella linea di bilancio “Quota di profitti/perdite di associati”.
Una decisione dura, ma obbligata. Questo è il parere del CFA (Chief Financial Officier) di Air France-KLM, Philippe Calavia, il quale ha spiegato: «Il deprezzamento della nostra partecipazione rappresenta 120 milioni di euro di impatto negativo sull’utile netto del gruppo nel terzo trimestre. Da luglio a settembre, Air France-Klm ha registrato un reddito operativo di 634 milioni di euro, contro i 491 milioni dello stesso periodo del 2012, ma l’utile netto è sceso a 144 milioni di euro, contro i 296 milioni dello scorso anno. Un risultato dovuto anche all’importo negativo per 137 milioni di euro quale quota nei risultati e svalutazione del valore residuo dei titoli Alitalia».
La società franco-olandese che detiene il 25% del capitale dell’aviolinea italiana, ha fino a metà novembre per decidere se sottoscrivere o meno l’aumento di capitale deciso dall’azienda italiana.
Fonte: Il Giornale