Roma, 31 ottobre – Un giro di affari illecito che ruotava intorno alla vendita di dati personali e riservati, che riguardavano chi era rimasto coinvolto in incidenti stradali, ad una società di consulenza per il risarcimento danni. I capi di imputazione sono ben 96, e tra gli indagati ci sono 21 carabinieri tra i 49 totali; il filone dell’inchiesta da cui partono le indagini che condurranno alla scoperta di molte altre illegalità, verte sull’accusa di rivelazione e utilizzo di segreti d’ufficio e coinvolge il personale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, delle cliniche Gavazzeni, del Bolognini di Seriate, così come degli ospedali di Alzano Lombardo, Treviglio e Ponte San Pietronomi, che avrebbe fornito indirizzi e prognosi di pazienti visitati nei pronto soccorso al titolare della Cis Emanuele Calogero.
La Cis, che sta per Consulenza incidenti stradali, è una società di Bergamo che offre appunto servizi per far ottenere il risarcimento dei danni. Da questa prima scoperta le indagini si sono poi allargate a reati di altro tipo, tra cui falso, peculato, concorso in spaccio di stupefacenti, coinvolgendo responsabilità ancora più ampie da parte degli agenti indagati.