Roma, 31 ottobre – L’accusa mossa da parte della conduttrice radiofonica e blogger Selvaggia Lucarelli nei confronti di una candidata a Miss Italia 2010, Alessia Mancini, è quella di essere una Transessuale; l’accusa di ritorno è un invece quella di diffamazione. Queste la premessa e l’epilogo di una vicenda che sfiora il tragicomico, con sessanta miss che rimasero con il fiato sospeso quando si sparse la presunta maldicenza. Dopo l’eliminazione da Miss Italia al televoto la Mancini, già Miss Lazio, si sfogò tra le lacrime in diretta, negando le affermazioni fatte dalla Lucarelli, che a suo avviso le sarebbero costate il proseguimento nella competizione. «Io ho le spalle grosse e gestisco da sola questa situazione – spiegò giorni dopo in un’intervista la Mancini – Però se lo avessero detto a un’altra, lei sarebbe potuta cadere in depressione. È una cattiveria che psicologicamente ti può devastare. Non lo tollero»
In effetti un’accusa, quella fatta dalla Lucarelli, fondata o meno che sia, abbastanza pesante e con conseguenze che possono essere drammatiche. Nei giorni successivi non ci fu però alcuna marcia indietro da parte della Lucarelli, che anzi replicò: «Se genitori di Alessia Mancini riterranno di querelarmi, amen». E la Mancini non ha atteso oltre: «Partiranno diverse querele». Il 27 maggio del 2014 si terrà quindi la seconda udienza del processo che vede Selvaggia Lucarelli imputata per il reato di diffamazione, seduta a cui parteciperà la stessa Mancini.
Fonte: Repubblica