Guidonia, 18 ottobre – C’è chi non ha le strutture, i fondi, i macchinari per la prevenzione e la cura dei tumori, e chi invece li usa come appendiabiti. Mentre, infatti, si combatte per salvare il Centro Prevenzione Tumori di Guidonia da una sorte incerta nonostante le rassicurazioni dei vertici aziendali, a Colleferro, appartenente alla stessa Asl Rmg, in dotazione alla UOC di Screening presso la Radiologia, giace in modalità attaccapanni un “apparecchio Metaltronica Flat dotato di modulo Stereotassico”. Ossia un mammografico di ultima generazione. Già da tempo ne è stata chiesta la ricollocazione presso la sede di screening CPT di Guidonia al fine di garantire l’erogazione delle attività di screening mammografico in quel territorio ed il concetto dell’equità di accesso alla popolazione.
E il Pd si ribella: « E’ una vergogna – replica alla notizia Rita Salomone, capogruppo del Pd e vice presidente della Consulta delle Pari Opportunità –. Uno strumento del genere non può e non deve essere usato per appendere abiti e poggiato in un angolino. E’ un’offesa nei confronti di chi quotidianamente combatte contro il male e chi lavora a diagnosi precoci e tempestive per salvare delle vite. A Colleferro si effettuano circa 30 mammografie al mese contro le 30 giornaliere di Guidonia, l’apparecchio deve essere salvato e ricollocato a Guidonia che ne farà sicuramente un uso migliore».
Francesco
12 Dicembre 2014 @ 09:28
Lo dico con un leggero e triste velo di ironia. Su siti come Cosedicasa o su Abitarearreda.it non avrei mai potuto trovare un appendiabiti da terra più “creativo” di questo… 🙁