Roma, 29 ottobre – Joele Leotta, 19 anni, era partito in Inghilterra a Maidstone per trovare lavoro, la sua prima esperienza all’estero finita in tragedia: massacrato di botte assieme al suo compagno di stanza Alex Galbiati, vivo per miracolo. L’aggressione presumibilmente legata al “furto dei posti di lavoro” è stata messa in atto da quattro cittadini lituani che sono stati identiticati come Aleksandras Zuravliovas, 26 anni, Tomas Gelezinis, 30 anni, Saulius Tamoliunas, 23, tutti residenti a Maidstone, e il 21enne Linas Zidonis senza fissa dimora.
I quattro ragazzi sono stati accusati di omicidio e di lesioni gravi e verranno giudicati lunedì prossimo di fronte alla Maidstone Crown Court: rischiano almeno 20 anni di carcere. «Teniamo alta la tensione della Polizia inglese sul caso e abbiamo un loro impegno per una soluzione quanto prima della vicenda» ha dichiarato all’ANSA il Console d’Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti che sta seguendo da vicino il caso sperando di fare chiarezza sul movente di quest’omicidio, sintomo allarmante di odio razziale.