Roma, 28 ottobre – La crisi fa male anche alla salute, soprattutto quella dei giovani. Sono 12milioni infatti gli italiani, in maggioranza over 55, che convivono con due o più malattie croniche ma ora è “allarme giovani“. L’11 per cento tra i 25 e i 40 anni e il 30 per cento tra i 40 e i 55 , soffre di almeno due patologie croniche e autoimmuni. Colpa soprattutto della crisi economica che compromette la possibilità di stili di vita e cure adeguati e rende più fragile il sistema immunitario. In tutto sono due milioni, il 10 per cento in più rispetto a cinque anni fa.
Ma perché è colpa della crisi e perché i giovani sono i più fragili? La causa, secondo i medici, riuniti per il 114° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), a Roma dal 26 al 28 ottobre, è soprattutto della crisi economica. «Nei giovani gli stili di vita inadeguati, fatti di diete poco equilibrate e sane, di sedentarietà e cattive abitudini come il fumo o l’alcol, contribuiscono a provocare un sempre maggior numero di casi di patologie metaboliche, cardiovascolari, respiratorie che vanno dall’ipertensione al diabete, alla bronchite cronica – spiega Gino Roberto Corazza, presidente SIMI – La crisi economica oggi rende più fragile la popolazione anche nelle fasce più giovani, perché compromette la possibilità di compiere scelte di salute: per molti è diventato difficile, oltre che acquistare cibi sani o permettersi un abbonamento in palestra, perfino prendere l’auto per andare a correre al parco o fare analisi di routine».
In sostanza la crisi economica non consente agli italiani uno stile di vita adeguato, fatto di alimentazione sana, movimento, prevenzione attraverso check-up regolari, e li espone così a una probabilità due volte e mezzo più alta di sviluppare malattie croniche.