«Mandiamoli tutti a casa». Si conclude così il discorso dell’onorevole Alessio Mattia Villarosa (M5S), che durante un intervento in Parlamento lo scorso 2 ottobre ha attaccato il governo e il presidente del Consiglio, Enrico Letta, accusandolo di essere un bugiardo. Un bugiardo, secondo l’onorevole, che non può essere una ingiuria semplicemente perché motivato e argomentato.
Un’accusa dettata da tanti motivi, primo fra tutti il fatto di aver sempre sostenuto, insieme al Pd di essere favorevole alla legge elettorale giornalisticamente definita mattarellum, quando in sede di voto avrebbe votato contro. Una legge elettorale che si promette di cambiare ma in realtà nessuna modifica è stata proposta. In secondo luogo l’aumento dell’Iva e il reinserimento dell’Imu nella Service Tax quando per mesi era stato promesso che la prima sarebbe stata stabilizzata, la seconda eliminata. «Noi cittadini non stiamo bene e voi non ve ne accorgete, vivete in un altro mondo – dice Villarosa – ci vengono i brividi ad ascoltare le storie dei pensionati in difficoltà, delle famiglie che hanno perso il lavoro e degli studenti costretti a scappare. Non è solo una questione di fame ma un’umiliazione, oggi, non avere la possibilità di vivere una vita dignitosa».
«Mentre sotto la mia finestra un padre di famiglia rovista nella spazzatura – continua l’onorevole – alcuni di voi girano in auto blu con la scorta che gli mantiene il carrello mentre fanno la spesa». Accuse pesanti che richiamano la leggerezza e l’immobilismo del governo e della classe politica in generale davanti ai veri problemi che attanagliano il Paese.
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