Roma, 27 novembre- Dopo il caso che ha visto coinvolti un cane guida e il suo padrone non vedente, si torna a parlare di animali e trasporto aereo. Questa volta la vittima è un levriero di nome Sedona, che ha rischiato di morire su un volo della United Airlines da San Diego a Boston.
Janet, proprietaria del cane, doveva trasferirsi dalla città californiana e, venuta a conoscenza del programma di trasporto animali “United Airlines PetSafe” ha deciso di prenotare un volo con questa compagnia Americana per sè e i suoi due animali domestici, il levriero Sedona e un gatto.
Secondo il programma della United Airlines, pagando un sovrapprezzo sarebbe stato possibile trasportare gli animali in condizioni sicure, in un ambiente condizionato e fresco dove la temperatura non avrebbe superato i 29,5 gradi centigradi per più di quarantacinque mnuti. Tuttavia Janet ha riscontrato anomalie nel servizio già prima del decollo, infatti la gabbia apposita in cui si trovava Sedona, invece di essere sollevata e trasportata in stiva come da regolamento, veniva trascinata e spostata con calci e comunque gli animali hanno dovuto sostare per oltre un’ora sotto il sole cocente, in una città dove in estate la temperatura supera facilmente i 30 gradi, anzichè nel bus climatizzato previsto dal programma PetSafe.
Uno scenario persino peggiore quello cui Janet si è trovata di fronte all’arrivo a destinazione. Come ha dichiarato sulla pagina facebook creata per denunciare il fatto «la gabbia di Sedona era piena di sangue, feci e urina. Sedona era nel pieno di un collasso da caldo. Le lenzuola all’interno ricoperte di sangue. Stava urinando e defecando sangue. Stava letteralmente morendo davanti a me».
Sedona è stata portata d’urgenza alla clinica veterinaria dove i medici hanno confermato il collasso da caldo con la conseguente infezione delle vie urinarie e dell’apparato digerente ed è stata sottoposta a terapia intensiva per tre giorni dopo i quali per fortuna è stata dichiarata fuori pericolo. Janet ha allora chiesto alla compagnia aerea il risarcimento delle spese mediche per una cifra di 2,700 dollari, vedendosi però chiudere la porta in faccia. In questa occasione le è stato persino proposto di firmare un “non-disclosure agreement”, ossia un accordo di divulgazione che avrebbe protetto la compagnia a stelle e strisce da eventuali diffamazioni. La proprietaria di Sedona però non ha accettato, anzi si è messa in contatto con i maggiori network televisivi per dare il giusto rilievo alla vicenda. La difesa della United Airlines sarebbe che il cane soffriva di patologie pregresse, sebbene i medici abbiano confermato il collasso dovuto al caldo.