Roma,12 Novembre- Mentre l’Italia ricomincia a parlare di amnistia e indulto infuocando il dibattito politico, in altri Paesi il problema è trovare il modo di riconvertire le strutture che oggi non sono più necessarie. In Svezia, infatti, saranno chiusi 4 carceri dal momento che il numero di detenuti, dal 2004, scende ogni anno dell’ 1 per cento e addirittura, come riferisce Nils Öberg, a capo dei servizi penitenziari svedesi, dal 2011 al 2012 il crollo è stato del 6 per cento. In un’intervista al Guardian, Oberg riferisce che alla base di questa tendenza c’è probabilmente lo sforzo da loro operato in materia di riabilitazione e prevenzione, ma in ogni caso è difficile spiegarsi solo in questo modo un calo così grande delle presenze in carcere. Infatti, al contempo, la tendenza dei giudici è stata quella di assegnare pene più miti per i reati legati alla droga, in seguito ad una decisione della Corte suprema svedese nel 2011. Visto pure il calo dei reati legati a furti e crimini violenti, calati rispettivamente del 36 per cento e del 12 per cento dal 2004 al 2012, le autorità svedesi hanno deciso di chiudere le quattro carceri di Åby, Håja, Båtshagen e Kristianstad e un centro di recupero.
Secondo l’ International Center for Prison Studies, in cima alla classifica dei Paesi con il più alto numero di detenuti ci sono gli Stati Uniti dove sono detenute in carcere 2,239,751 persone (716 ogni 100,000); al secondo posto troviamo la Cina con 1,640,000 carcerati (475 ogni 100,000) e al terzo posto la Russia dove la popolazione carceraria è pari a 681,600 ( 475 ogni 100.000). L’Italia si colloca al 27esimo posto con 4,835 persone che vivono dietro le sbarre (106 ogni 100,000) mentre la Svezia si trova al 112 esimo posto (6,364 , 67 ogni 100,000 abitanti).