Roma, 9 novembre – L’arcipelago delle isole filippine è di nuovo al centro delle cronache a causa dell’ennesima catastrofe naturale. Dopo lo tsunami e il recente sisma da 8,5 gradi Richter, il governo locale informa che nella città di Tacloban, situata proprio al centro delle Filippine, un tifone denominato Haiyan ha portato allo sfollamento di oltre 700mila persone. I venti hanno raggiunto una forza che ha raggiunto i 250 chilometri orari. Purtroppo si contano anche un centinaio di morti, tuttora distesi nelle strade, secondo quando riportato del capitano John Andrews, vice direttore generale dell’Aviazione civile delle Filippine, che ha sorvolato la zona. Haiyan ha portato venti da 235 chilometri orari e raffiche che sono arrivate fino a 275, toccando la terra in cinque punti, distruggendo centri urbani, collegamenti elettrici e facendo addirittura franare il suolo. Haiyan potrebbe risultare essere la tempesta più violenta che abbia mai colpito l’arcipelago asiatico.