I manager più pagati, il più alto tasso di sfiducia nel Governo e nella giustizia, minimo investimento nella Pubblica istruzione e minimo utilizzo di internet nei rapporti con la Pubblica amministrazione. È l’impietoso ritratto dell’Italia, tracciato dal rapporto “Government at a glance 2013”, pubblicato dall’Ocse.
Stando ai dati dell’indagine, i senior manager italiani percepiscono uno stipendio medio di 650 mila dollari, oltre 250 mila in più dei secondi classificati (i neozelandesi con 397 mila dollari) e quasi il triplo della media Ocse (232 mila dollari). I dati sono aggiornati al 2011, ma la situazione non è migliorata da allora. In Francia, un dirigente dello stesso livello guadagna in media 260 mila dollari all’anno, in Germania 231 mila e in Gran Bretagna 348 mila. Negli Stati Uniti, la retribuzione media è di 275 mila dollari. Imbarazzante anche il settore della Pubblica istruzione, dove il nostro Paese è penultimo nella spesa rispetto al totale delle uscite statali (8,5 per cento).