Roma, 26 novembre – Marrai a fura, in lingua sarda significa lavorare la terra di nascosto, furtivamente. Metaforicamente: coltivare e portare avanti il proprio progetto di sostenibilità e partecipazione. E’ questa l’idea di base da cui nasce il portale sardo interamente formato di notizie in Creative Commons. Marrai a fura non è una testata giornalistica ma un sito in costante aggiornamento che rilascia le proprie notizie con licenza Creative Commons 2.5, in modo tale che tutti i lettori possano condividerle e utilizzarle liberamente, senza scopi commerciali e senza cambiarne il significato. L’aspetto green, oltre al colore del sito (dove a prevalere è appunto il verde), consiste nei temi trattati: dalla progettazione partecipata all’ecologia e all’ambiente, dal cibo alle energie, dai giovani alla mobilità sostenibile, dal riciclo all’eco-sesso. Un portale dove confluiscono le news da tutto il mondo dello sviluppo sostenibile e della progettazione partecipata.
Notizie, appuntamenti e curiosità sull’ecologia e l’ambiente, sull’alimentazione sana e a chilometri zero, sulle energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e l’educazione ambientale vengono dibattuti dalla piccola equipe di giovani che vi si dedicano. Un piccolo progetto, nato dal basso e che dal basso accoglie tutte le idee, che sta riscuotendo un grande successo proprio grazie ai principi e i temi trattati. L’idea nasce da un gruppo di giovani professionisti, specializzati in diversi campi ma accomunati dalla passione per l’ecologia, senza scopo di lucro e a budget quasi zero. Un importante progetto dove proporre e da cui attingere idee e informazioni.