Roma, 7 novembre – Chi di voi, da piccolo, non ha mai provato il gusto puffo? Facendo un breve sondaggio, ritengo che quasi tutti si siano imbattuti almeno una volta in quel gelato magicamente azzurro dal gusto artificiale che, però, creava gioia e soddisfazione. Ai i fanciulli eterni, golosi e nostalgici dei tempi che furono, l’ingegneria alimentare potrà dar motivo di sorridere oltremodo: Harry Charlie Francis, premiato inventore specializzato nella ricerca alimentare, ha presentato il primo gelato che si illumina nel buio.
Si badi bene, non è plutonio, ma tutta roba (quasi) naturale. La creazione di questo gelato luminescente, creato in laboratorio dagli sforzi congiunti dello scienziato gallese in collaborazione con un collega cinese, è stata resa possibile grazie alla sintetizzazione di una proteina estratta da una medusa bioluminescente. Questa, attivata a contatto con il calcio, reagisce quando viene agitata. Detta in soldoni, vi basterà leccare il gelato per illuminarlo. I tester hanno provato questa sensazione senza subire effetti collaterali. Almeno per il momento.
Non felici, i due produttori hanno dato vita anche ad una variante a base di chinino con l’esclusivo fine di ottenere un bagliore che, al buio, reagisca ai raggi UV. V’immaginate un buon sorbetto tranquillamente gustato con la luna che bacia le vostre gote? Un piacere, fino a ieri, irrealizzabile. Tuttavia, bisognerà essere disposti ad aprire i cordoni della borsa: tanto divertente, quanto costoso, ogni “pallina” di gelato avrà un costo di circa 165 euro. Ma volete mettere l’idea di passeggiare per casa senza accendere la luce con un florilegio di gusto sulle papille? Non ci resta che provarlo.