Roma, 9 Novembre – Il premier Letta ha tanti buoni motivi per mettersi le mani nei capelli. La legge di stabilità presentata alle camere ha ricevuto 3.093 emendamenti, quasi un terzo dei quali provenienti da deputati e senatori di PD e PdL. I numeri evidenziano chiaramente l’impossibilità di ricorrere alle larghe intese su questo particolare ed importante provvedimento. Il PD vorrebbe porre rimedio alla questione delle pensioni, il PdL preme per una sanatoria sulle cartelle esattoriali e propone la vendita delle spiagge del demanio pubblico. Dal fronte sindacati, invece, già si respirano i primi venti di lotta: al via uno sciopero generale di 4 ore per la giornata di lunedì, che ha l’aria di essere solo l’inizio della contestazione. L’esame parlamentare di tutti questi emendamenti dovrà essere il terreno di gioco per ritrovare un equilibrio all’interno della maggioranza e ripristinare le larghe intese che sono alla base di questo governo dall’inizio del suo mandato.
Fonte: Il Fatto Quotidiano