Roma, 25 novembre – L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo classificato la chemioterapia come cancerogena. La notizia però continua a circolare nella comunità scientifica italiana e soprattutto tra gli ammalati di cancro da quando con un decreto legge il Governo Letta ha deciso d addebitare ai pazienti in cura il costo di due farmaci anti-tumorali. La sanità pubblica non pagherà più i 3mila euro a settimana ai malati. Una scelta incondivisibile ma che soprattutto ha portato molti pazienti a chiedere maggiori chiarimenti alla comunità scientifica. La domanda dalla quale dipende il futuro di ogni persona ammalata è: la chemioterapia è cancerogena? Secondo gli studi della Omg la chemioterapia porterebbe benefici in media al 2,1 per cento dei pazienti. La radioterapia addirittura peggiorerebbe il problema quando non ne innescherebbe di nuovi. Di fallimenti nell’oncologia ce ne sono stati molti, il più noto è con il farmaco Des in uso dal 1938 e ritirato dal mercato nel 1970. L’ha sostituito il Tamoxifen il farmaco più prescritto per le cure ma ancora sotto accusa per la sua tossicità.
Fonte: Guardforangel