Roma, 15 novembre – Torna in carcere dopo circa cinque mesi di latitanza Antonino Lo Giudice. Il boss dell’ndrangheta è stato scovato a Reggio Calabria dagli uomini della squadra mobile insieme a quelli dello Sco. Nino era stato collaboratore di giustizia ma, fuggito lo scorso 3 giugno, aveva pensato di ritrattare tutte le sue testimonianze accusando il Dda di aver esercitato pressioni su di lui per estorcergli rivendicazioni false. L’ex capo famiglia avrebbe avuto un ruolo centrale sui processi contro l”ndrangheta. L’uomo è stato condannato a 6 anni e 4 mesi dopo essersi autoaccusato per la stagione delle bombe e per le intimidazioni ai magistrati di Reggio Calabria nel 2010, tra cui anche il procuratore Giuseppe Pignatone. Come spiegò lo stesso Lo Giudice ai magistrati la ‘ndrangheta aveva intenzione di alzare il tiro e ingaggiare contro la magistratura di Reggio Calabria una stagione di alta tensione. Tutte tesi ritrattate al momento della fuga tramite il suo avvocato.
Fonte: La Repubblica